MILANO (WSI) – La seduta della Borsa Milano si è compromessa sul finale, con Piazza Affari che ha scontato i timori sulle banche, che vedono protagonista – in negativo – la saga di Veneto Banca. Banco Popolare tra i titoli più penalizzati, è stata anche sospesa per eccesso di ribasso con un calo superiore a -5%.
I forti acquisti che hanno interessato l’azionario asiatico – con la Borsa di Shanghai che è balzata oltre +3%, salvandosi anche da un ‘misterioso’ flash crash di oltre -12% – non hanno avuto alcun effetto domino positivo sui mercati europei, zavorrati di nuovo dai dati macro. Tali dati, relativi all’inflazione e alla disoccupazione in Eurozona, hanno alimentato nuovi timori, in vista della riunione della BCE, in calendario dopodomani, 2 giugno. Ha inciso anche il quadro macroeconomico confuso arrivato da Wall Street, dove alcuni dati hanno avallato un intervento sui tassi della Fed, mentre altri – forte calo fiducia consumatori, Chicago PMI – hanno messo in evidenza una ripresa dell’economia ancora troppo poco convincente.
A Milano focus inoltre sulle dichiarazioni proferite da Ignazio Visco, numero uno di Bankitalia, che ha parlato del fondo Atlante, del problema dei crediti deteriorati e che ha lanciato anche un appello all’Ue perché torni a riconsiderare il ruolo dei salvataggi pubblici delle banche, dopo che diversi risparmiatori italiani hanno assistito all’azzeramento dei loro investimenti, a causa della nuova normativa sul bail-in
Sul valutario, euro sotto pressione dopo i dati che hanno confermato come l’inflazione in Eurozona rimanga latitante. L’indice dei prezzi al consumo è infatti rimasto negativo, pur salendo dal -0,2% di aprile al -0,1% di maggio. Dollaro in flessione sullo yen. Sul fronte delle materie prime, il petrolio, WTI Crude e Brent hanno recuperato terreno, attestandosi sopra quota $50, in vista della riunione dell’Opec. Oro in ripresa, oscilla attorno a $1.210 l’oncia. Sul mercato dei titoli di stato, focus sullo spread BTP-Bund, in lieve rialzo, ma sotto 130 punti base, e sui tassi BTP decennali, attorno all’1,46%.
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Attenzione all’improvviso flash crash dei futures sull’indice azionario cinese CSI-300 che si è verificato alle 10.42 ora locale, e che si è tradotto in un tonfo -12,5% con forti volumi di scambio. Soltanto questa mossa ha azzerato tre mesi di guadagni, ma nell’arco di un minuto la situazione è tornata alla normalità, e l’indice CSI 300 ha guadagnato anche oltre +2,5%.
Nel mese di aprile, le vendite al dettaglio della Germania sono scese per il secondo mese consecutivo, deludendo decisamente le attese. La flessione è stata infatti dello 0,9%, contro il +0,9% atteso dal consensus.
Positiva la performance dei mercati azionari europei. L’indice Ftse Mib di Borsa Italiana è al momento piatto, segnando una variazione +0,05%, a 18.299,87 punti.
Positivo il trend dell’indice di riferimento dell’azionario europeo, lo Stoxx Europe 600.

I titoli migliori dello Stoxx Europe 600.

I titoli peggiori dell’indice Stoxx Europe 600.

Peggioramento per i listini azionari europei. L’indice Ftse Mib vira in rosso e cede -0,33%, a 18.230,84 punti.

A Piazza Affari banche vendute, con Ubi Banca -0,35%, Unicredit -0,27%, Mediobanca -0,42%, Intesa SanPaolo lievemente positiva con +0,34%,Bper -0,54%, BPM -0,46%, Banco Popolare -0,67%, MPS -0,23%. Tra i titoli di altri settori Cnh Industrial +0,71%, Mediaset -0,40%, Telecom Italia -0,81%, in lieve rialzo Terna e Tenaris, ENI piatta, così come anche FCA.
Bankitalia pubblica le sue considerazioni finali, e il numero uno Ignazio Visco lancia un alert sulla disoccupazione e sulle condizioni in cui versa l’economia italiana, non nascondendo i timori anche sul problema dei crediti deteriorati delle banche. SEGUI LIVE
Una dichiarazione che sicuramente farà saltare sulla sedia i falchi tedeschi. Visco auspica la creazione di un bilancio comune in Eurozona. Un bilancio, afferma, “condiviso, che non può che passare attraverso ulteriori cessioni di sovranità nazionale e un adeguato rafforzamento della funzione legislativa europea, garantirebbe la possibilità di attuare politiche coerenti con le condizioni cicliche delle diverse economie e dell’area nel suo complesso, tempestivamente e senza incertezze sulla loro legittimità”. Ciò implica la necessità di varare anche una “una politica di bilancio unica”.
A suo avviso, “l’efficacia di un’Unione di bilancio richiede l’introduzione di strumenti di debito comuni e contestuali decisioni sul trattamento dei debiti nazionali preesistenti, nella prospettiva di un debito unico dell’area”. Visco ricorda: “In presenza di gravissime tensioni sui debiti sovrani, già quattro anni fa sottolineavo in questa stessa sede la necessità di accrescere le risorse comuni; ciò anche attraverso l’istituzione di un fondo in cui far confluire parte dei debiti sovrani, da redimere nel tempo con modalità ben definite e senza trasferimenti di risorse tra paesi, sostanziando una forma di unione di bilancio non disgiunta da regole cogenti, da poteri di controllo e intervento”.
Leggermente positivi i futures sui principali indici di Borsa Usa.
Borsa Milano sconta i timori sulle banche, che vedono protagonista la saga di Veneto Banca. Banco Popolare peggiora e cede oltre -4%, a fronte di un indice Ftse Mib che arretra -0,51%, a 18.197,72 punti. Giù anche Mps -0,86%, Bper -2,92%, BPM -2,19%. Tra i titoli di altri settori Anima Holding -1,83%, FCA +0,86%, Cnh Industrial +1,43%.
Flash dei trader
– Dopo la chiusura per le festività di mercati britannici e statunitensi, i futures sui principali indici della Borsa americana scambiano in marginale rialzo.
– I bond cedono terreno mentre si avvicina la riunione della Bce e la decisione della Federal Reserve sui tassi: una stretta monetaria è sempre più possibile visti i segnali di ripresa dell’inflazione. Lo stesso non si può dire in Eurozona, dove i prezzi al consumo sono ancora pericolosamente vicini allo zero.
– Sul valutario il rialzo del dollaro Usa ha indebolito l’euro, favorendo così i titoli UE dell’export.
– Il petrolio si appresa a chiudere maggio con la striscia mensile positiva più lunga da 5 anni.
Flash dei trader a metà seduta:
– Dopo la chiusura per le festività di mercati britannici e statunitensi, i futures sui principali indici della Borsa americana scambiano in marginale rialzo.
– In ambito di reddito fisso, i bond cedono terreno mentre si avvicina la riunione della Bce e la decisione della Federal Reserve sui tassi: una stretta monetaria è sempre più possibile visti i segnali di ripresa dell’inflazione. Lo stesso non si può dire in Eurozona, dove i prezzi al consumo sono ancora pericolosamente vicini allo zero.
– Sul valutario il rialzo del dollaro Usa ha indebolito l’euro, favorendo così i titoli UE dell’export.
– Il petrolio si appresta a chiudere maggio con la striscia di mesi positivi più lunga da 5 anni.
Forte peggioramento per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che rischia di sforare nuovamente quota 18.000. Il listino cede -1,37%, a 18.041,39 punti. Occhio al titolo Banco Popolare che viene sospeso per eccesso di ribasso e segna una flessione teorica superiore a -5%. In generale le banche sono sotto pressione, inclusa MPS -2,5%, circa; male Bper -4,75%, BPM -4,29%, INtesa SanPaolo -2,61%, Unicredit -3,81%, Ubi Banca -3,82%. Tra i titoli di altri settori, ENI -0,43%, FCA tra i pochi titoli positivi con +0,55%, Saipem -1,24%.
L’indice della Borsa italiana ha chiuso in ribasso dell’1,45% sotto quota 18.030 sui minimi di giornata. Il calo le vale la maglia nera in Europa. I titoli BP sono stati sospesi per eccesso di ribasso in un reparto, quello bancario, fortemente penalizzato dalle ultime notizie giunte su Veneto Banca.
In chiusura in Europa lo Spread tra Btp e Bund decennali si posiziona a 122 punti base, con il rendimento del decennale italiano che si attesta all’1,37%.
Le Borse europee hanno concluso le contrattazioni in calo, con l’indice EuroStoxx50 che cede lo 0,87%, sui minimi di seduta influenzato anche dall’andamento incerto di Wall Street. In calo i settori bancario e assicurativo, in ribasso anche Volkswagen, Daimler e Air Liquide. In lieve rialzo invece Inditex, Nokia e L’Oreal.
La Borsa italiana ha chiuso in ribasso dell’1,45% sotto quota 18.030 sui minimi di giornata. Il calo le vale la maglia nera in Europa. I titoli BP sono stati sospesi per eccesso di ribasso in un reparto, quello bancario, fortemente penalizzato dalle ultime notizie giunte su Veneto Banca.
In chiusura dei mercati valutari in Europa il cambio euro dollaro chiude a quota $1,1130. Tra le materie prime il petrolio Wti ha registrato un guadagno dell’1% poco sotto i 50 dollari al barile.
Borsa di Shanghai in forte rialzo, così come gli altri indici dell’azionario cinese. A sostenere i listini, un report di Goldman Sachs, che ha aumentato dal 50% al 70% la probabilità che le azioni di classe A vengano incluse all’interno degli indici stilati da MSCI. Quando le contrattazioni non si sono ancora concluse, l’indice Shanghai Composite sale +3,16%, a 2.911,57 punti.