trend BCE

trend immagine a corredo

BCE

La Banca Centrale d’Europa (abbreviata BCE o ECB, European Central Bank) è stata istituita nel 1998 ed è entrata formalmente in attività il 1° gennaio dell’anno successivo. Nel 1999, di fatti, entrava in vigore la moneta unica europea e si era palesata la necessità di creare un istituto unificato che sostituisse le undici banche nazionali nelle decisioni riguardanti i tassi di cambio e le politiche monetarie da adottare.

In quella stessa data sono stati formalmente fissate le proporzioni di conversione delle vecchie monete europee in favore dell’EURO.
Nel corso degli anni i paesi appartenenti all’eurozona sono passati da 11 a un totale di 19; l’ultima nazione ad aver aderito alla moneta europea è stata la Lituania, nel 2015.

La Banca Centrale Europea ha personalità giuridica autonoma e ha la funzione di emanare raccomandazioni e pareri non vincolanti.
Il suo scopo è controllare l’andamento dei prezzi e mantenere in salute il potere d’acquisto all’interno della zona euro: l’obiettivo è mantenere, tramite opportune politiche economico-finanziarie, tasso di inflazione a un livello inferiore al 2%.

Gli altri organismi dell’UE hanno l’obbligo di consultarsi con la BCE prima di formulare modifiche di trattati che coinvolgano la sfera monetaria. Il presidente della Banca Centrale Europea rimane in carica per otto anni, lasso di tempo stabilito anche per gli altri membri del Comitato Direttivo.
Dalla sua fondazione fino a oggi hanno ricoperto la carica di presidente Wim Duisenberg, dal 1998 al 2003; Jean-Claude Trichet dal 2003 al 2011, Mario Draghi dal novembre 2011 al novembre 2019  e l’attuale presidente in carica Christine Lagarde.

immagine di corredo

Tutti gli articoli

BCE incoraggia i dipendenti alla mobilità interna: “Dopo 8 anni è tempo di cambiare ruolo”

La Banca Centrale Europea introduce nuove linee guida sulla mobilità interna: chi resta nella stessa posizione per oltre otto anni dovrà cercare un nuovo incarico. L’obiettivo è prevenire i rischi di stasi organizzativa e rafforzare la resilienza interna dell’istituzione. 

BCE non delude le attese e taglia ancora il costo del denaro. Tassi al 2,25%

La BCE ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base, come ampiamente previsto prima della decisione.

È il giorno della BCE: perché gli analisti danno per scontato un taglio da 25 punti base

Grande attesa dei mercati per la riunione di oggi della BCE. Le previsioni danno praticamente per certo un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, che porterebbe il tasso sui depositi al 2,25%, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale al 2,40%

È la settimana della BCE: ecco come i dazi influenzeranno le decisioni sui tassi

Nella settimana di Pasqua, i fari dei mercati sono puntati sulla BCE. L’istituto di Francoforte si riunirà giovedì 17 aprile per decidere come rispondere alle sfide poste dalla guerra commerciale avviata dal presidente Usa, Donald Trump. Le attese degli analisti

BCE non delude le attese: tassi giù dello 0,25%

Arriva la decisione attesa della Banca centrale europea che taglia il tasso di deposito al 2,5%.

Tassi: è il giorno della BCE. Cosa farà oggi e nei prossimi mesi secondo gli analisti

È il giorno della BCE: oggi, intorno alle 14, l’istituto di Francoforte comunicherà la sua decisione sui tassi di interesse. Cosa aspettarsi

Bce verso un nuovo taglio dei tassi. L’impatto sui mutui

L’attuale situazione geopolitica pone numerose incognite sul futuro della politica monetaria e inevitabilmente sul mercato dei mutui.