Borsa di Shanghai in forte rialzo, così come gli altri indici dell’azionario cinese. A sostenere i listini, un report di Goldman Sachs, che ha aumentato dal 50% al 70% la probabilità che le azioni di classe A vengano incluse all’interno degli indici stilati da MSCI. Quando le contrattazioni non si sono ancora concluse, l’indice Shanghai Composite sale +3,16%, a 2.911,57 punti.
L’MSCI annuncerà i risultati della sua Revisione annuale sulla classificazione dei mercati il prossimo 15 giugno.
Ci sono anche indiscrezioni secondo cui le autorità politiche e monetarie della Cina potrebbero essere artefici del rally dei titoli delle case di brokeraggio, come risulta da un report di Dow Jones. Nella sessione odierna, le quotazioni di Huatai Securities sono balzate anche oltre +8%.
Desta tuttavia sospetti l’improvviso flash crash dei futures sull’indice azionario cinese CSI-300 che si è verificato alle 10.42 ora locale, e che si è tradotto in un tonfo -12,5% con forti volumi di scambio. Soltanto questa mossa ha azzerato tre mesi di guadagni, ma nell’arco di un minuto la situazione è tornata alla normalità, e l’indice CSI 300 ha guadagnato anche oltre +2,5%.
Fang Shisheng, vice general manager di Orient Securities Futures, ha motivato il fenomeno come “un fat finger”, facendo notare quanto la liquidità presente sul mercato “sia davvero poca, al momento”.
