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Borsa Milano nel limbo: MPS sospesa, Saipem a fondo

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MILANO (WSI) – Si spegne già quello che gli analisti di Deutsche Bank avevano definito un “rally stanco” dell’azionario in scia ai dati positivi sul Pil americano. È grande l’attesa sui mercati per il discorso che Janet Yellen, numero uno della Federal Reserve, proferirà nella giornata di oggi, all’Economic Club di New York. L’azionario ha dato il la alle contrattazioni in rialzo, snobbando  la notizia del dirottamento dell’aereo egiziano fatto atterrare a Cipro. Anche perché il motivo non si è rivelato legato al terrorismo.

Prima di risalire sui livelli di parità dove ha concluso gli scambi, l’indice FtseMIB ha fatto dietrofront, verso metà giornata, zavorrato dalle vendite sulle banche, che hanno smaltito in fretta la sbornia per la fusione tra le due popolari BP e Pop Milano, operazione accolta con una certa freddezza dagli investitori. A pesare è stato anche il nuovo calo dei prezzi del petrolio, ormai in ribasso da cinque sedute consecutive.

Tra le banche, si segnala la sospensione per eccesso di ribassi di MPS, che chiude con un calo teorico di quasi -5%.  Tra i titoli degli altri settori ENI in lieve rialzo, ma Saipem sconta l’accelerazione ribassista del petrolio e cede -5,25% in chiusura. Molto bene hanno fatto Buzzi, Prysmian e Ferragamo..

Gli operatori di mercato sperano che Yellen fornirà qualche chiarimento sulla politica monetaria della Fed, le cui strategie si sono fatte più confuse, dopo che nelle ultime sessioni è tornata la paura che un ennesimo rialzo dei tassi – dopo il primo operato a dicembre, per la prima volta in quasi 10 anni – possa avvenire già nel mese di aprile.

Così Mark Matthews, responsabile della divisione di ricerca per l’Asia di Julius Baer, in una nota:

“Fino a quando non ci sarà qualcosa di più dalla Fed, i mercati rimarranno in una fase attendista”.

Focus anche sul dato chiave proveniente dal fronte macro degli Stati Uniti, che sarà diffuso venerdì 1° aprile; si tratta del report mensile sull’occupazione, con cui verranno comunicati il tasso di disoccupazione Usa e la creazione di nuovi posti di lavoro nel mese di marzo.

Sul valutario, valori pressoché stabili, con l’euro che oscilla sotto l’area $1,12. Dollaro/yen in rialzo attorno a JPY 113,70.

Sul fronte delle materie prime, il petrolio è sotto intensa pressione, con il contratto WTI scambiato a New York che buca al ribasso quota $39. Giù anche l’oro, che viaggia attorno ai $1.220 l’oncia.

Sul mercato dei titoli di stato, lo spread BTP-Bund scambia in flessione attorno a 109 punti base, a fronte di tassi sui BTP decennali attorno all’1,25% e tassi sui Bund tedeschi a 10 anni in perdita di oltre -12%, allo 0,16%.

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