Sui mercati cresce l’ansia, l’Opec delude ancora

di Laura Naka Antonelli
Pubblicato 31 Ottobre 2016 • Aggiornato 3 Novembre 2016 09:53

Elezioni Usa ormai alle porte, incertezza sulla capacità dell’Opec di sostenere i prezzi del petrolio dopo l’ennesimo nulla di fatto, un’economia globale che continua a presentare diversi nei, un rialzo dei tassi Usa da parte della Federal Reserve dato ormai per certo a dicembre. Nel caso dell’Italia, e dell’Eurozona, la spada di Damocle del referendum costituzionale a dicembre. Sono queste tutte le incognite a cui i mercati azionari fanno fronte.

La notizia secondo cui l’Fbi avrebbe rinvenuto la presenza di nuove email legate allo scandalo che ha travolto la candidata democratica alle elezioni Usa, Hillary Clinton, ha permesso allo sfidante repubblicano Donald Trump di recuperare diversi punti, e di riaprire praticamente giochi che sembravano ormai fatti. Nella giornata di domenica, l’Fbi ha ottenuto l’autorizzazione a cercare i nuovi presunti documenti nel server privato di Clinton.

A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib ha guadagnato terreno nelle ultime settimane, ma oggi ha perso quota. L’analisi tecnica individua comunque il target che inaugurerebbe l’ingresso in un mercato toro. Il bilancio del 2016 rimane sempre negativo, con una flessione superiore a -19% e le banche rappresentano ancora una pericolosa zavorra. Nella seduta odierna, forti sell su Mps, oltre -6% e anche su Unicredit, in perdita di più del 3%. Azionario asiatico contrastato: bene Sidney +0,64%, deboli le borse cinesi, mentre l’indice Nikkei segna una lieve variazione al ribasso, pari a -0,12%.

Tornando al petrolio, nessuna novità dal meeting dell’Opec, che si è concluso lo scorso venerdì senza il raggiungimento di nessun accordo sulle quote di produzione dei paesi componenti il cartello. Così Ric Spooner, responsabile analista dei mercati presso CMC Markets, a Sidney:

“Il mercato ha probabilmente già scontato la notizia, ma non sarei sorpreso di vedere il petrolio scendere ulteriormente vicino a $47 al barile“.

I rendimenti sui Treasuries a 10 anni oscillano attorno all’1,84%, dopo aver testato il massimo degli ultimi cinque mesi, all’1,88%, nella sessione di venerdì. Il valore dei titoli del debito sovrano Usa è sceso dell’1,2% in media dall’inizio di ottobre, riportando la performance peggiore dal febbraio del 2015, stando a quanto risulta da un indice di Bloomberg.

Sul valutario debolezza del Bloomberg Dollar Spot Index, che monitora la performance del dollaro nei confronti delle principali 10 valute. L’indice oscilla tuttavia attorno al record in sette mesi e ha guadagnato a ottobre il 2,2%, segnando la crescita più forte dallo scorso maggio. Euro-dollaro in ribasso sotto la soglia di $1,10, chiude ottobre soffrendo la perdita mensile più forte dallo scorso maggio.

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Il Liveblog è terminato

Laura Naka Antonelli 31 Ottobre 20168:45

Le vendite che hanno colpito i Bund tedeschi a 10 anni hanno innescato il rialzo dei rendimenti decennali più forte, su base mensile, dal gennaio del 2013.

Laura Naka Antonelli 31 Ottobre 20168:53

Trend negativo per i futures sugli indici azionari europei.

Laura Naka Antonelli 31 Ottobre 20168:54

Il trend a tre mesi dei principali indici azionari Usa.

Laura Naka Antonelli 31 Ottobre 20169:08

Avvio negativo per i principali indici azionari europei.

Laura Naka Antonelli 31 Ottobre 20169:09

I titoli migliori e peggiori dello Stoxx Europe 600 Index, l’indice di riferimento dell’azionario europeo.

Laura Naka Antonelli 31 Ottobre 201610:08

La minaccia di nuovi scioperi mette sotto pressione le quotazioni di Lufthansa, quotata alla borsa di Francoforte- Centinaia di voli Eurowings e Germanwings sono statigià cancellati la scorsa settimana.

Laura Naka Antonelli 31 Ottobre 201611:13

Nel mese di ottobre, l’inflazione dell’ Eurozona ha accelerato il passo, salendo dello 0,5%, rispetto al +0,4% di settembre. Escluse le componenti più volatili rappresentate dai prezzi energetici e alimentari, l’inflazione è cresciuta, su base annua, dello 0,7%.

Laura Naka Antonelli 31 Ottobre 201611:59

Rumor di stampa rendono noto come l’amministratore delegato di Mps Marco Morelli dovrebbe presto recarsi a Doha, in Qatar, per presentare il piano di Mps al fondo sovrano QIA (Qatar Investment Authority). Il titolo oggi registra un forte ribasso -5% circa e viene sospeso anche per eccesso di ribasso, scontando le dichiarazioni rilasciate venerdì scorso da Alberto Nagel, numero uno di Mediobanca, secondo cui un aumento da 5 miliardi di euro per una banca che capitalizza appena 500 milioni è oggettivamente difficile.

Laura Naka Antonelli 31 Ottobre 201612:04

Nel corso del terzo trimestre, il PIL dell’ Eurozona è salito dello 0,3%, in linea con le previsioni e allo stesso ritmo di crescita del Pil del secondo trimestre. Su base annua, il rialzo è stato dell’1,6%. Tuttavia la notizia non smuove l’euro, che rimane sotto pressione nei confronti del dollaro.

Laura Naka Antonelli 31 Ottobre 201612:08

Il trend odierno dei tassi sui titoli di stato principali dell’Eurozona.

Laura Naka Antonelli 31 Ottobre 201612:27

Trend positivo per i futures sugli indici azionari Usa.

Daniele Chicca 31 Ottobre 201613:54

Gli investitori rimangono comunque nervosi, nella consapevolezza che una vittoria di Trump l’8 novembre getterebbe nel panico i mercati provocando una vendita generalizzata. Il fatto che l’Opec difficilmente troverà un’intesa sulla produzione di barili di greggio mette pressione sui prezzi del petrolio e ora gli analisti dicono che non sarebbero sorpresi di vedere un calo in area $47 al barile.

Laura Naka Antonelli 31 Ottobre 201614:40

Il titolo Mps è arrivato a cedere fino -8% a metà mattinata. Alle 14.30 ora italiana, le quotazioni rimangono decisamente sotto pressione. La perdita è del 5,64%, a quota 0,2477 euro. Il Ftse Mib di Piazza Affari perde intanto lo 0,74%, a quota 17.196,31 punti. Frecce rosse per il settore bancario, che assiste anche alle perdite di Bper -2,40%, BPM -2,23%, BP -2,07%, FinecoBank -1,90%, Intesa SanPaolo -1,29%, Unicredit -2,30%,  Tra i titoli di altri settori Brembo +0,27%, Cnh Industrial -0,77%, Eni -1,63%, FCA invariata, Exor -1,63%, Generali -0,84%, Saipem -0,73%, Ferragqamo -1,81%, Mediaset -0,46%, Yoox Net-A-Porter -1,16%, Tenaris -1,52%, STM +1,54%. 

Laura Naka Antonelli 31 Ottobre 201614:43

Avvio cauto per gli indici azionari Usa.

Laura Naka Antonelli 31 Ottobre 201615:29

Accelerazione ribassista per i prezzi del petrolio.

Laura Naka Antonelli 31 Ottobre 201615:58

Il Ftse Mib accelera al ribasso e cede alle 16 circa ora italiana l’1,32%, a 17.095,07 punti. Peggiora Mps che arretra del 6,51% a 0,2454 euro. Si accentua il sell off anche su altri bancari, come Bper -3%, BPM -3,48%, BP -3,48%, Finecobank -3,71%, Intesa SanPaolo -2,40%, Mediobanca -4,14%, Unicredit -3,40%, Ubi Banca -1,43%. Tra i titoli di altri settori, peggiora Cnh Industrial -2,60%, Eni -2,07%, Saipem -2,12%, Ferragamo -3,04%, Tenaris -2,35%, Terna +0,77%.

Daniele Chicca 31 Ottobre 201617:39

Se da un lato Wall Street non è stata particolarmente colpita dalla riapertura delle indagini dell’Fbi sullo scandalo dell’account email creato da Hillary Clinton anche per gestire faccende di lavoro, le Borse europee hanno perso terreno oggi. 

Al termine di una giornata sempre sotto la parità, con l’indice Ftse MIB di Piazza Affari ha subito un calo dello 1,1% circa, zavorrato dai titoli del settore bancario e petrolifero. Si sono mosso contro corrente Stm, A2A e Fca. L’indice EuroStoxx50 è in calo dello 0,6% circa a fine seduta, appesantito dai titoli del settore petrolifero mentre Ahold, Vinci e Asml sono in controtendenza.

Daniele Chicca 31 Ottobre 201617:40

Sul valutario il tasso di cambio euro dollaro quota $1,096 al momento, mentre tra le materie prime il contratto sul petrolio Wti è in flessione del 3,2% a 47,1 dollari al barile.