Fari puntati su UniCredit, prima banca italiana per fatturato. L’aumento di capitale, che parte ufficialmente oggi per un valore di 13 miliardi di euro, è il più grande mai lanciato in Italia. Si tratta di un’operazione a sconto del 38% rispetto al prezzo terp.
Come reagiranno gli investitori all’operazione di ricapitalizzazione di UniCredit? Brutta giornata per Piazza Affari, che non è riuscita a trovare conforto neanche con i toni da colomba di Mario Draghi, numero uno della Bce, che ha parlato nel corso di un’audizione al Parlamento europeo.
Alta tensione sul mercato dei titoli di stato dell’Europa, con lo spread Italia-Germania a 10 anni che torna a catalizzare l’attenzione degli investitori, superando anche la soglia dei 200 punti.
Sono soprattutto le ultime novità che stanno arrivando dal fronte delle elezioni francesi a scatenare nuovi timori sui titoli di stato dell’area euro.
Focus sui tassi sui bond sovrani francesi a 10 anni, che viaggiano attorno al record degli ultimi 17 mesi, scontando il successo nei sondaggi della leader del Front National, Marine Le Pen. A tal proposito, un trader ha riferito a Reuters che il lancio della campagna presidenziale per la conquista dell’ Eliseo da parte di Le Pen si sta traducendo in una riduzione dell’esposizione al debito sovrano europeo in generale, da parte degli investitori.
In generale, il sentiment sui mercati asiatici azionari è stato invece positivo, con i listini che sono saliti sulla scia del piano di Trump volto a rilanciare la la deregulation nel settore bancario. In particolare sono state le banche giapponesi a riportare performance positive, grazie alla solidità dei loro bilanci, al balzo dei tassi sui bond che si sta manifestando a livello globale – fattore che di per sè è di buon auspicio per la redditività delle banche – e alla volatilità scatenata dalla vittoria di Donald Trump alle elezioni Usa .
Dollaro osservato speciale, dopo la diffusione del report occupazionale Usa, lo scorso venerdì che, pur confermandosi positivo, ha messo in evidenza una crescita dei salari inferiore alle attese, e dunque un aumento delle pressioni inflazionistiche più contenuto rispetto a quanto previsto dal consensus.
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Poco mossa la performance dei futures sui principali indici azionari europei. Attenzione all’altro market mover della giornata di oggi, ovvero al discorso che il numero uno della Bce, Mario Draghi, proferirà nel corso di un’audizione al Parlamento europeo.
Avvio contrastato per i principali indici azionari europei.

Tra i titoli migliori dell’azionario europeo, svetta Telecom Italia, dopo la presentazione del piano strategico 2017-2019, da cui emerge che il fatturato e il margine operativo lordo domestico riporteranno una crescita anno su anno per tutto l’arco del piano, con “investimenti in Italia pari a circa 11 miliardi nell’arco di piano, di cui circa 5 miliardi per la realizzazione accelerata delle reti ultra broadband”. il gruppo ha chiuso il 2016 con un ebitda pari a 8.018 milioni di euro (+14,4%) e con ricavi a 19.036 milioni di euro (-3,5%), migliorando rispettivamente di oltre 6 e 13 punti percentuali. Il sostenuto recupero dell’Ebitda, si legge in una nota, beneficia delle azioni di ‘cost recovery plan’, avviate nel secondo trimestre dal Domestic e nel trimestre successivo dal Brasile.
A Piazza Affari il titolo UniCredit registra una flessione contenuta. Le azioni ordinarie, dopo un avvio a +0,3%, calano -1,60% a 12,90 euro rispetto al prezzo di venerdì rettificato, a 13,11 euro, dopo lo stacco del diritto di opzione. I diritti invece, il cui valore è stato fissato a 13,05 euro allo stacco, soffrono un calo -2,45% a 12,76 euro.
così Pietro Di Lorenzo, amministratore unico di SOS Trader, nel suo report settimanale “Buy&Sell: cosa comprare e cosa vendere”. Ci attendiamo grande volatilità su UniCredit nel primo giorno dell’aumento di capitale. I possessori del titolo si ritroveranno in portafoglio le azioni Unicredit in carico a 13,11€ e i diritti a 13,05€. Fin quando gli investitori istituzionali scommettono sul ribasso del titolo (le posizioni nette corte attualmente al 2.06% sono sui massimi da Settembre 2014) evitiamo il Buy.
Sessione sostanzialmente in rosso per i principali indici azionari europei. A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib accelera al ribasso e cede -0,59%, a 19.002,37 punti. Tra i titoli migliori Cnh Industrial +2,67%, Saipem +1,35%, Telecom Italia +1,28%, Intesa SanPaolo +0,45%. Tra i peggiori UniCredit -2,06%, Mediaset -1,27%, Banco BPM -1,11%.
Continuano a puntare verso l’alto i tassi sui bond francesi a 10 anni. Finora nella seduta odierna l’incremento è di +4 punti base, al record in 17 mesi circa.

Randgold in rally sulla borsa di Londra, dopo che il colosso ha reso noto di aver riportato nel quarto trimestre utili netti in crescita +76%. Il gruppo, specializzato nell’estrazione dell’oro, ha inoltre aumentato il proprio dividendo di ben +52%.

Banche prevalentemente negative in Europa. Sotto pressione UniCredit, nel giorno del via all’aumento di capitale.

Tra i titoli migliori dell’azionario europeo, si mettono in evidenza Cnh Industrial e Telecom Italia. Il titolo UniCredit è invece tra i peggiori in Europa.


In recupero la performance del dollaro.

Performance contrastata nella giornata di oggi per le quotazioni del petrolio. Fattori rialzisti sono rappresentati dalle tensioni tra gli Stati Uniti e l’Iran e dai tagli da parte dell’Opec, mentre un elemento ribassista è sui dati relativi alle trivellazioni in Usa di petrolio, da cui emerge una solida offerta.

UniCredit al test di borsa. Nella giornata in cui parte ufficialmente l’operazione di aumento di capitale, il titolo segna un trend negativo, accelerando al ribasso e cedendo -3,66%, a 12,63 euro. Vendite soprattutto sul diritto, che perde fino a -8%
Allarme per l’azionario: secondo un’analisi di Bank of America l’andamento dell’oro e dei bond ricordano da vicino quanto accaduto negli anni 1987 e 1973, quando il mercato ha fatto crac invertendo rotta dopo una fase rialzista.
Lo Spread – salito ai massimi da ottobre 2014 – e i Btp pagano la situazione di incertezza politica e per il settore bancario nei giorni dell’aumento di capitale di UniCredit, ma soprattutto, secondo i gestori citati da Reuters, l’avvicinarsi con il giudizio di Moody’s che ha un rating di Baa2 e outlook negativo sulla qualità del credito dell’Italia.
Lo Spread – salito ai massimi da ottobre 2014 – e i Btp pagano la situazione di incertezza politica e la fragilità del settore bancario nei giorni dell’aumento di capitale di UniCredit, ma soprattutto, secondo i gestori citati da Reuters, l’avvicinarsi del giudizio di Moody’s che ha rating di Baa2 e outlook negativo sulla qualità del credito dell’Italia.
I future Usa sui principali indici di Borsa fanno presagire un avvio negativo per Wall Street. Focus sulle trimestrali dopo che il Dow Jones si è reso protagonista, venerdì scorso, della seduta migliore dell’anno.
A Piazza Affari seduta ancora negativa, più del resto d’Europa. I buoni rialzi di Telecom e Cnh Industrial non sono sufficienti a controbilanciare la pesantezza delle banche, Unicredit in primis. Il listino Ftse MIB cede più di mezzo punto percentuali, con volumi che ha metà seduta erano di circa 830 milioni di euro.
In Europa il paniere di riferimento FTSEurofirst 300 è poco variato.
Alert spread, il differenziale è balzato fino a 195 punti base, al record dal 2014, a fronte di tassi a 10 anni in rialzo al 2,32%. La tensione è palpabile: lo spread balza +7% circa a quota 195,59 punti base, con i tassi sui BTP decennali che balzano +4% al 2,33% e i tassi sui Bund che scendono di oltre -10% allo 0,37%. Sotto pressione in Europa i titoli bancari: a Piazza Affari accelera al ribasso UniCredit, nel giorno dell’aumento di capitale da 13 miliardi di euro.
Lo spread Italia-Germania a 10 anni supera anche la soglia dei 200 punti. Un trader riferisce intanto a Reuters che il lancio della campagna presidenziale per la conquista dell’Eliseo da parte di Marine Le Pen si sta traducendo in una riduzione dell’esposizione al debito sovrano europeo in generale, da parte degli investitori.
Avvio negativo per i principali indici azionari Usa.
L’indice Ftse Italia Banche segna -3,3%, l’EURO STOXX Banks -2%. Il titolo Banco BPM è stato sospeso per eccesso di ribassi con un calo teorico del 4,4% a 2,60 euro. Saltano all’occhio anche i ribassi del 4,53% di Pop Emilia. Le pressioni al ribasso si intensificano sul settore bancario.
Pesano anche i dati riguardanti il fondo Atlante. Secondo una valutazione di Deloitte (riportata da Breakingviews) le quote delle banche partecipanti al fondo di bailout al momento valgono circa il 76% dell’investimento iniziale: Intesa Sanpaolo (-1,9%) ha svalutato la pertecipazione del 33%, UniCredit (-4,8%) addirittura del 70% circa.
Sul valutario, gli analisti di JP Morgan stimano che l’euro potrebbe perdere il 10% del suo valore se Marine Le Pen dovesse aggiudicarsi le elezioni presidenziali in Francia a inizio maggio.
Gli investitori si rendono conto che il Congresso Usa e il presidente Trump incontreranno degli ostacoli e dei ritardi nel processo di implementazione di un piano di stimolo fiscale. I timori circa l’agenda politica della Casa Bianca stanno avendo un peso sui listini che non riescono a estendere i guadagni realizzati venerdì.
Il Dow Jones guadagna circa 5 punti al momento, favorito dai rialzi di Goldman Sachs. L’indice allargato S&P 500 perde lo 0,1%, con il settore immobiliare che fa da traino al ribasso. Anche il paniere Nasdaq composito scivola lo 0,1%.
Quando manca circa mezz’ora alla chiusura degli scambi l’impressione è che la prima seduta della settimana sarà negativa per l’azionario europeo, penalizzato dai cali delle banche.
Bond francesi e non solo Btp sotto pressione quest’oggi sui mercati del debito: un trader ha riferito a Reuters che il lancio della campagna presidenziale per la conquista dell’ Eliseo da parte di Marine Le Pen si sta traducendo in una riduzione dell’esposizione al debito sovrano europeo in generale da parte degli investitori.
Per sfruttare le tensioni politiche francesi, un numero sempre più alto di analisti suggerisce di aprire posizioni corte sui titoli governativi della Francia rispetto alla Germania. La vittoria di Le Pen al secondo turno di fronte a Fillon o Macron è difficile, ma non è da escludere e il consiglio è quello di coprirsi da eventuali rischi.
Tra gli altri mercati quando le Borse hanno ormai chiuso in Europa, il tasso di cambio euro dollaro si attesta a $1,074, con la moneta unica in contrazione sul dollaro e sullo yen in scia ai timori di una possibile vittoria di Marine Le Pen alle elezioni presidenziali francesi, la quale ha presentato nel week-end un programma che prevede l’abbandono dell’euro e l’uscita dall’Ue.
Sul fronte energetico i contratti derivati sul petrolio Wti sono in flessione a 53,4 dollari al barile.
Complice un’accelerazione intensa al ribasso sul finale, Piazza Affari ha chiuso in rosso del 2,1% in area 18.714 punti. Uniche note positive di giornata sono state CNH Industrial e Telecom Italia.
Complice un’accelerazione intensa al ribasso sul finale, Piazza Affari ha chiuso in rosso del 2,1% in area 18.714 punti. Uniche note positive di giornata sono state CNH Industrial e Telecom Italia. UniCredit e le tre popolari Ubi Banca, Banco BPM e Pop Emilia hanno accusato cali di almeno il -5%.
Seduta negativa anche per le piazze principali d’Europa, con l’indice di riferimento Eurostoxx50 che cede lo 0,99%. Tranne Airbus e Sanofi che chiudono in debole rialzo, tutti gli altri titoli terminano la seduta con il segno meno. Particolarmente pesanti sono risultati il settore finanziario e assicurativo insieme agli energetici.
UniCredit lancerà un aumento di capitale da 13 miliardi di euro, a sconto del 38%, fino al prossimo 10 marzo.