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Borsa Milano vince paura terrorismo e Fed

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ROMA (WSI) – Beni rifugio richiesti e azionario europeo sotto pressione per tutta la seduta, stretto nella morsa del terrorismo, dopo l’attacco kamikaze che ha devastato l’aeroporto di Bruxelles e dopo che altre esplosioni hanno colpito la stazione metro di Maelbeek, vicina agli edifici del parlamento dell’Unione europea.

Borsa Milano, la cui performance era peggiorata con il passare degli scambi, è riuscita invece a chiudere piatta con uno scatto sul finale che ha permesso all’indice Ftse Mib di riportarsi sui livelli di partenza, a un passo dai 18.700 punti. In giornata aveva anche bucato al ribasso l’area di 18.300.

Le principali Borse europee hanno chiuso contrastate.

L’indice di riferimento Eurostoxx 50 ha perso lo 0,25%, dopo essere stato zavorrato soprattutto dai titoli delle compagnie aeree e delle catene alberghiere, che scontano la notizia degli attentati. I titoli delle compagnie aeree EasyJet, Air France-KLM e Ryanair Holding hanno ceduto fin oltre -4%, portando il settore travel & leisure a confermarsi il peggiore d’Europa. Male anche il lusso.

A Piazza Affari, l’attenzione è rimasta sempre focalizzata sulle banche, che sullo Stoxx 600 si sono rivelate tra i settori più deboli. Il titolo di Banco Popolare, in particolare, ha a un certo punto ceduto quasi -5%, dopo indiscrezioni di stampa secondo cui la banca – che si dovrebbe fondere con Pop Milano – starebbe pianificando un aumento di capitale di 1 miliardo di euro circa, attraverso la vendita di azioni, e gli smobilizzi di asset e di crediti deteriorati, al fine di ricevere l’ok della Bce. A tal proposito, ha parlato il numero uno della vigilanza sulle banche presso la Bce, Danièle Nouy.

Riferendosi al dossier sul matrimonio BP-BPM, Nouy ha affermato che si tratta di:

“un’operazione molto importante che deve essere un successo, perché forse è la prima di una serie (…) Devono esserci i requisiti adeguati e la banca deve essere forte fin dall’inizio”.

In generale è cautela sull’azionario anche per le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Federal Reserve di Atlanta, Dennis Lockhart, che ha reso noto che, a suo avviso, la Fed potrebbe decidere di alzare i tassi anche nella riunione di aprile.

Sul valutario, l’euro è in calo nei confronti del dollaro, masopra la soglia di $1,12, così come il rapporto dollaro/yen è sotto pressiobne, e oscilla sotto JPY 112, a JPY 11,60. Sterlina giù sul dollaro, buca la soglia di $1,43, mentre aumentano i timori sullo scenario Brexit.

Sul mercato delle materie prime, il petrolio mostra una performance volatile, dopo le dichiarazioni rilasciate dal numero uno dell’Opec che, parlando dal quartiere generale di Vienna, non si è detto eccessivamente preoccupato riguardo alle conseguenze sui prezzi della produzione dell’Iran.

Sia il contratto WTI Crude che il Brent hanno superato nelle ultime ore ampiamente quota $41, con il differenziale tra i due contratti che viene praticamente azzerato.

Oro in rialzo attorno a quota $1.250.

Sul mercato dei titoli di stato, lo spread BTP-Bund si attesta in rialzo oltre 103 punti base, a fronte di tassi sui BTP decennali all’1,24%. Dopo che è arrivata la notizia delle esplosioni a Bruxelles, il rendimento del decennale sui titoli tedeschi è sceso sotto lo 0,20% fino a toccare un minimo a quota 0,185%.

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