MILANO (WSI) – L’azionario globale si rende protagonista di un bel rimbalzo oggi, ma continua a essere affossato dall’effetto Brexit tanto che, tra venerdì 24 giugno e lunedì 27 giugno, stando a quanto risulta dai dati di S&P Global, i mercati di tutto il mondo hanno accusato una perdita superiore ai $3 trilioni ($3.000 miliardi) di capitalizzazione. Si tratta del peggiore calo mai riportato, peggiore anche rispetto a quello accusato nei giorni di massima tensione della crisi finanziaria del 2008.
L’analista Howard Silverblatt fa notare che $1,3 trilioni sono andati in fumo solo a Wall Street; sul Sul valutario, la sterlina è iombata al minimo in 31 anni e anche l’euro è stato attaccato dalle vendite. La moneta recupera terreno e riagguanta quota $1,10. Oggi anche la sterlina è in ripresa, attornoa $1,33.
Secondo David Beckworth, professore presso la George Mason University: “La Brexit è lo shock monetario globale più forte dal 2008, che potrebbe trasformare il rallentamento già esistente dell’economia del 2016 in una recessione globale”. A suo avviso, la massiccia domanda di asset rifugio da parte degli investitori supererà l’offerta, il che significa che si prevede un forte boom di yen, dollaro, bond governativi e oro.
Borsa Milano è stata la peggiore in Europa e, dopo aver ceduto oltre -12% nella sessione di venerdì, è capitolata lunedì di un altro -4%. Attaccate in particolar modo le banche. Ma oggi è la giornata del riscatto e l’indice Ftse Mib rimbalza di oltre +3%.
I rialzi oggi erano iniziati in Asia con la Borsa di Tokyo che ha chiuso positiva. Sotto pressione Sidney e Hong Kong, ma i ribassi non hanno nulla a che vedere con quelli accusati dall’azionario europeo e Usa.
Sul fronte delle materie prime, il petrolio scambiato a New York reagisce, favorendo specialmente in Usa i titoli legati al settore energetico. Il Brent sale riavvicinandosi a quota $48. Di riflesso, l’oro fa dietrofront attorno a $1.320 l’oncia. Sul mercato dei titoli di stato, focus sullo spread BTP-Bund e sui tassi sui BTP decennali e più in generale di quelli della periferia dell’Eurozona, che sono risaliti sulle aspettative di un nuovo piano di stimoli della Bce.
Lasciate qui sotto commenti, news e rumor dalle sale operative, consigli, strategie di investimento, le vostre esperienze e tutto quello che vi passa per la testa. Tutti gli aggiornamenti di borsa sul LIVE BLOG (SOTTO), con flash di notizie e grafici.
Il Liveblog è terminato
La banca centrale della Cina ha fissato lo yuan al valore più basso in oltre cinque anni. Il timore dei mercati, a questo punto, è che lo yuan continuerà a deprezzarsi.
Credit Suisse sotto pressione, con il titolo che ha testato nuovi minimi record nella sessione di lunedì, dopo che le azioni della banca svizzera sono crollate di quasi -10%.

Recupero della sterlina che, dopo aver testato nella sessione di lunedì nuovi minimi degli ultimi 31 anni, scendendo anche al di sotto della soglia di $1,32, è in ripresa attorno a $1,33.

L’indice Stoxx Europe 600 apre in rialzo +1,48%, con il sottoindice delle banche che si conferma il settore migliore, in crescita +2,4%. A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib avanza +1,52%, a 15.332,42 punti.
I principali indici di Borsa europei. Il Ftse Mib rimbalza con +3,41%, a 15.618,88 punti.
Boom di acquisti sui titoli delle banche italiane.

Deciso recupero della sterlina nei confronti del dollaro. La valuta britannica rimbalza +1%.

Occhio alla curva dei rendimenti tedeschi mentre Mario Draghi, numero uno della Bce, parla.

Proseguono i forti acquisti sui titoli delle banche britanniche.

Rally poderoso per la Borsa di Milano, tra le più penalizzate delle ultime sessioni. Vola il comparto bancario, anche sulla scia di maggiori informazioni sul piano che Renzi avrebbe in mente per tutelare il sistema finanziario italiano. Si parla di un salvataggio di 40 miliardi di euro. Tra i titoli Mediobanca oltre +10%, Ubi Banca +9,50%, Unicredit +7,44% riagguanta la soglia di 2 euro bucata ieri; Intesa SanPaolo +6,90%, Mps +8,36%, Bper +5,84%, BPM +8,42%, BP +7,16%. Il Ftse Mib balza +4,08%, a 15.720, 11 punti.
In rialzo l’andamento dei futures sugli indici azionari Usa.

Prosegue la corsa dei principali indici azionari europei.

Continuano gli acquisti sulle principali piazze europee. Borsa Milano fa dietrofront rispetto ai massimi ma rimane ben solida e in rally, con un aumento +3,85%, a quota 15.685 punti.

In compenso va molto bene ai bond periferici dell’area euro, che hanno visto i rendimenti scendere di valore. L’idea è che la Bce si prepara a varare nuovi stimoli monetari. L’ipotesi è stata espressa da qualche analista e un numero sempre più nutrito di investitori è convinto che sia possibile. Anche perché la misura punto di riferimento per l’inflazione della banca centrale europea, il forward rate a cinque anni, ha appena toccato un nuovo minimo storico.
Prosegue il recupero della sterlina che, dopo essere capitolata ai minimi in 31 anni anche sotto quota $1,31, nella sessione della vigilia, ora si riavvicina a quota $1,34.

La Borsa di Milano ha chiuso in rialzo del 3,3% sopra 15.600 punti, ritornando bene o male sui livelli di inizio settimana. Il saliscendi è impressionante e la volatilità continuerà a rimanere estrema anche nelle prossime sedute vista l’incertezza persistente sul futuro del Regno Unito in Ue.
Uniche note negative di giornata tra le blue chip sono state le banche Unicredit e Pop Emilia, in calo del 2,1% e 1,3% circa.
Tra gli altri mercati, alla chiusura europea il cambio euro dollaro quota $1,1040, mentre il petrolio Wti sale dell’1,8% a 47,2 dollari al barile.
Borse europee tutte positive, si riprendono dopo il selloff delle ultime due sedute. L’indice EuroStoxx50 di riferimento del continente ha guadagnato il +2,09%. Le maggiori piazze tornano a salire dopo i segnali incoraggianti provenienti dalle banche centrali che hanno assicurato il loro supporto in questa difficile fase di transizione. Positivo pressoché tutto il listino trainato dai titoli del settore finanziario e assicurativo.
L’Asia riesce a resistere alle vendite, con la Borsa di Tokyo positiva. Tuttavia l’indice Nikkei 225 azzera nel finale quasi tutti i suoi guadagni, e termina con un rialzo di appena +0,09%, a 15.323,14 punti. Giù Hong Kong -0,74%, Sidney -0,51%, Shanghai al momento è sulla parità con -0,04%, solida Seoul con +0,49%.