Federal Reserve pagina 119
Il contratto a ottobre ha registrato un incremento di 1,77 dollari, il 4%, a quota 45,92 dollari al barile. Apple brilla dopo l’annuncio dei suoi nuovi prodotti.
Guerra valutaria: Banca centrale della Nuova Zelanda taglia tassi e cita la svalutazione della Cina come motivazione. Brasile spazzatura.
L’appello del capo economista Kaushik Basu: “choc” e nuova crisi per gli emergenti, ma anche per gli Usa non è una buona mossa.
Seconda migliore seduta del 2015. Trepidazione per la riunione della Fed della prossima settimana.
Scenario confuso dopo i dati contrastati. Jeffrey Lacker (Fed): rialzo dei tassi anche in caso di dati deboli. Nella settimana i principali indici hanno perso il 3% circa.
Creati 173 mila posti, meno del previsto. Disoccupazione al 5,1%. Bene i salari. Mercato crede in stretta monetaria a settembre. Futures in calo dell’1%.
Il processo di dedollarizzazione probabilmente sarà inevitabile. Ma prima ci saranno sorprese sui mercati. TUTTI I GRAFICI
Investitori guardano anche alla Bce. Sussidi salgono più del previsto alla vigilia del rapporto sull’occupazione di agosto. Nervosismo per decisione Fed.
Ma Fmi continua a fare pressioni per rimandare la stretta monetaria: la paura è che sbagliando il tempismo si provochi lo scoppio di una nuova crisi.
Sono imprevedibili e non si può fare affidamento sui dati storici: ci troviamo in un territorio inesplorato. Cali pari a quelli visti dopo l’11 settembre 2001.