Federal Reserve pagina 120
Stretta monetaria potrebbe scatenare un’altra crisi dopo quella del Black Monday. Molteplici le ramificazioni di un rafforzamento del dollaro.
Eric Rosengren della Fed di Boston chiude la porta alla possibilità che si vedano una serie di strette monetarie in successione.
Tutti i principali indici perdono circa il 3%. JP Morgan aveva avvertito di un imminente crash dei mercati. Crolla petrolio Wti (-7%)
Il rapporto a 120 giorni tra l’euro/dollaro e lo Spread tra i contratti swap a 2 anni delle due divise ha raggiunto i massimi da gennaio. Cosa significa?
Timori per rialzo tassi Fed e frenata dell’economia cinese continuano a innervosire. Twitter promossa, +3,5%. Il Wti a ottobre ha guadagnato l’8,8% a 49,2 dollari al barile.
Mercato rassegnato a un rialzo dei tassi. Ftse MIB sotto 22 mila punti. Euro in area $1,12. Mps torna positiva. Male le altre popolari. Eni +1%. Telecom -1,9%.
Petrolio +9,9% in una settimana. Euro sotto $1,13, rally franco svizzero. Male sul Ftse Mib le popolari. Bper oltre -3%, Ferragamo -5,6%. Saipem oltre +4%.
Per il Wti maggior balzo giornaliero dal 2009. Dow +369 punti. Pil II semestre oltre le attese.
Calo 10% di Borsa provoca contrazione del Pil dello 0,2%. E a innescare i ribassi sono stati i verbali della banca centrale. Paradosso: meglio che mercato non salga più.
Lo ha detto William Dudley, tra i membri votanti del Fomc, in precedenza favorevole a una manovra restrittiva.