Economia

Wall Street sale ancora, vola petrolio (+10%)

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NEW YORK (WSI) – Ancora una chiusura in rialzo per l’ azionario americano, complice la pubblicazione del Pil del secondo trimestre dell’anno, che è stato rivisto al rialzo a +3,7%, ha cancellato le perdite settimanali. Nel finale, il Dow segna un aumento del +2,2% (+369 punti) a 16.655 punti, il Nasdaq sale del 2,45% a 4.815 punti mentre lo S&P 500 guadagna il 2,2% a 1.988 punti.

GiĂ  prima partenza rialzista, i futures Usa erano comunque saldamente positivi, sulla scia del rally poderoso dell’indice di Shanghai, che ha recuperato parte delle perdite accumulate nelle ultime cinque disastrose sedute. La Borsa cinese ha guadagnato il 5,34% anche grazie al nuovo intervento delle autoritĂ . Il petrolio intanto si riscatta e guadagna piĂą del 4%.

Il Pil Usa segue le parole di ieri del rappresentante con diritto di voto della Fed, Bill Dudley, che aveva detto che gli ultimi sviluppi sui mercati rendono piĂą difficile la possibilitĂ  che la banca centrale alzi il costo del denaro a settembre. Allo stesso tempo, Dudley aveva precisato: “siamo ancora molto distanti da un nuovo intervento di stimolo monetario” (Quantitative Easing), affermando che il Fomc – il braccio di politica monetaria della Fed – avrebbe comunque continuato a monitorare i dati macroeconomici Usa.

E tra l’altro proprio in mattinata il presidente della Fed di Kansas City, Esther George, in attesa dell’apertura del simpiosio della Fed di Jackson Hole, ha detto che la banca centrale Usa dovrebbe normalizzare i tassi. George non è comunque membro votante del Fomc.

Anche il mercato del lavoro continua a migliorare con le domande di sussidi scese (lievemente meno delle stime) di 6.000 unita’ a quota 271.000.

In ambito valutario, gli acquisti sul dollaro pesano sulla moneta unica, che in mattinata aveva giĂ  bucato la soglia di $1,13, e che ora accelera al ribasso con -0,62% a $1,1244. Dollaro/yen +0,54% a JPY 120,57. Euro/sterlina -0,28% a GBP 0,7297. Euro/yen -0,10% a JPY 135,54. Euro/franco svizzero -0,22% a CHF 1,0776.

I futures sul petrolio americano +10% a $42,62 al barile. Verso la fine delle contrattazioni i prezzi del petrolio hanno incrementato fortemente i loro guadagni. Secondo quanto riporta il “Wall Street Journal” il Venezuela avrebbe chiesto all’OPEC di tenere una riunione straordinaria. Ciò implica che il cartello potrebbe studiare un taglio della sua produzione. A detta del quotidiano americano, il governo venezuelano avrebbe anche proposto all’OPEC di discutere con la Russia su una strategia comune per far fronte al recente declino delle quotazioni del greggio.

Anche il Brent ha guadagnato il 10,3%. Il future con scadenza ottobre ha chiuso all’ICE a $47,56 al barile. Oro riduce le perdite seguite immediatamente alla pubblicazione del dato relativo al Pil, piatto con -0,07% a $1.123,80. Argento +0,78% a $14,15.

(DaC-Lna-MT)