Opec pagina 48
Secondo mese di fila col segno piĂą. Secondo Citigroup, il WTI l’anno prossimo varra’ in media 48 dollari al barile, in linea con il valore del 2015.
Gli avvoltoi della speculazione scommettono su un nuovo ribasso del petrolio, creando forti preoccupazione all’Opec in vista del suo incontro venerdì.
Chiusura in rosso per gli indici azionari americani. Si sgonfia rally del greggio. Attesa per il Pil del terzo trimestre in calendario domani.
Allarme del Venezuela. Arabia Saudita e Qatar stanno prendendo in considerazione la sua proposta per stabilire un prezzo di 88 dollari al barile.
NEW YORK (WSI) – L’Arabia Saudita ha fatto capire che farĂ di tutto per sostenere le quotazioni dell’oro nero. La produzione molto alta dell’Opec, l’organizzazione dei principali esportatori di greggio di cui Riyad fa parte, rispetto alla domanda è uno dei motivi per cui i prezzi sono in preda ai ribassisti da un anno a
Ad annunciarlo il ministro del petrolio iraniano Bijan Zabganeh sottolienando di non aver bisogno di alcun permesso dall’Opec o da altri
Dopo gli attentati di Parigi tutto potrebbe cambiare, ma difficilmente l’oro nero invertirĂ rotta. Morgan Stanley crede che il trend resterĂ al ribasso per tutto il primo semestre del 2016.
Eliminate le sanzioni contro l’Iran, uno dei paesi piĂą ricchi di risorse petrolifere, ce n’è un altro che minaccia di stravolgere Usa e mercati: l’Iraq.
Il debito del paese passerà dal 6,7% di quest’anno al 50% del Pil entro il 2020.
E non è neanche detto, visto il rischio che l’Opec rimanga arroccata nelle sue posizioni. Il target potrebbe in quel caso slittare di diversi anni e i prezzi oscillare attorno a…