Petrolio, l’altro fattore ribassista: l’Iran aumenterà livelli di produzione
TEHERAN (WSI) – Ancora giù il prezzo del petrolio dopo le dichiarazioni di Bijan Zanganeh, ministro del petrolio iraniano il quale ha affermato dinanzi alla stampa che l’Iran aumenterà i propri livelli di produzione una volta che le sanzioni occidentali saranno revocate.
Bijan Zanganeh ha detto ai giornalisti che subito dopo la revoca delle sanzioni anti-nucleari, l’Iran esporterà 500 mila barili di petrolio al giorno in più, rispetto agli attuali 1,3 milioni, e ha aggiunto di prevede che l’OPEC non cambierà la sua politica quando si riunirà il mese prossimo.
“Per aumentare la produzione di petrolio dell’Iran nel mercato globale dopo la revoca delle sanzioni, non abbiamo bisogno del permesso dell’Opec o di qualsiasi altra organizzazione”.
Intanto il prezzo del greggio viaggia al di sotto dei 40,70 dollari al barile, registrando un – 3%, in calo di 1,20 dollari.
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Borse europee miste: Dax in calo, Ftse Mib +0,45%. Tenaris e Mps su, Campari e Iveco giù. Wall Street in rialzo, attesa per la Fed. Spread Btp-Bund a 110 pb. Brent a $70,75, oro record. Euro/dollaro a 1,088.
Le scorte di greggio negli Stati Uniti hanno registrato un aumento significativo, superando le previsioni degli analisti. L’EIA ha riportato un incremento di 1,7 milioni di barili, mentre le attese erano di soli 0,8 milioni. Anche le riserve strategiche di petrolio sono salite, mentre gli stock di distillati e benzine hanno mostrato variazioni diverse dalle aspettative.
Wall Street apre in lieve rialzo mentre gli investitori attendono la decisione della Fed sui tassi d’interesse. Prevista la conferma dei tassi invariati, con focus sulle dichiarazioni del presidente Jerome Powell riguardo l’economia e i tassi futuri. Crescono i timori per le politiche tariffarie di Donald Trump. Aumento per Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq, con il petrolio Wti in lieve crescita.
La banca spagnola Santander annuncia il taglio di centinaia di posti di lavoro e la chiusura di numerose filiali nel Regno Unito, in risposta alla pressione competitiva sul mercato locale. Mentre la banca ha registrato profitti globali record, la sua redditività nel Regno Unito è messa alla prova dalla forte concorrenza.