Borsa Milano rimbalza grazie a lusso e petrolio. FCA: paura dieselgate

di Daniele Chicca
Pubblicato 20 Maggio 2016 • Aggiornato 23 Maggio 2016 08:40

MILANO (WS) – Azionario e petrolio in rialzo, oro poco mosso: è questo il quadro generale nell’ultima seduta della settimana in concomitanza con il G7 dove va in scena una guerra valutaria. A Sendai è infatti tornata in auge la questione di tassi di cambio dopo settimane di relativa calma grazie alle dichiarazioni pronunciate al G-20, che i mercati hanno interpretato in chiave positiva, intendendoli come una volontà di calmierare la situazione. L’indice Ftse Mib dell’azionario italiano conclude la sessione in rialzo +1,52%, a quota 17.812,35 punti.

Nonostante le prospettive della seconda stretta monetaria in dieci anni in Usa, torna la voglia di comprare beni rischiosi. Imponendo un rialzo dei tassi a giugno o al massimo luglio, la Fed ha deciso di rovinare un’estate che già si preannunciava bollente per via del referendum sulla Brexit, delle elezioni anticipate in Spagna e del voto della Corte tedesca sul programma di acquisto di titoli della Bce.

A Piazza Affari i fari sono puntati anche oggi sulle banche. Oltre al ritornello sulle possibilità di successo del Fondo Atlante nell’opera di smaltimento sofferenze e aumento di capitali delle società più in difficoltà, l’attenzione è rivolta a Unicredit, spinta dalle voci di cessione delle quote di FinecoBank e Pekao. Il titolo di FinecoBank si conferma tra i peggiori dell’indice Ftse Mib e cede oltre -2,5%.  Unicredit invece vola più del 7%. Sotto i riflettori anche Autogrill, in trattative per cedere le concessioni dei ristoranti del gruppo nelle stazioni ferroviarie francesi.

Attenzione anche a FCA, che ha deciso di non comparire alla convocazione fissata ieri pomeriggio al ministero dei Trasporti tedesco, dove avrebbe dovuto fornire chiarimenti sulle eimissioni della Fiat 500X 2.0 Multijet. Il titolo ha chiuso in lieve rialzo.

In Asia, dove le piazze finanziarie sono positive (la Borsa di Tokyo ha chiuso a +0,54%), la Banca centrale cinese ha rafforzato lo yuan.

Ma arriva l’alert del noto investitore ribassista Marc Faber. Pur riscoprendosi ottimista su una serie di categorie di asset come petrolio, minerari e oro, il guru ha avvertito che i mercati azionari non saliranno ancora. La colpa è delle manovre sfrenate delle banche centrali.

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Daniele Chicca 20 Maggio 20169:48

L’azionario europeo parte con il piede sull’acceleratore incoraggiato dal prezzo del petrolio in rialzo. Il listino italiano Ftse MIB avanza dell’1,24% al momento, posizionandosi in area 17.763,64 punti. Cresce l’attesa per la riunione di due giorni dei ministri del G7: a Sendai, dove è tornato in auge il tema dei tassi di cambio e della guerra valutaria, ci sarà anche di Draghi.

A Piazza Affari si mette in evidenza Unicredit favorita dalle indiscrezioni sulla cessione delle quote in FinecoBank e Pekao. Oggi va in scenda il Cda di Rcs sull’Opa su Bonomi. Il ministro dei Trasporti tedesco intanto ha criticato FCA per non essersi presentata all’incontro di ieri per discutere sulle irregolarità delle emissioni dei suoi veicoli diesel e il titolo paga prezzo in Borsa.

Daniele Chicca 20 Maggio 201610:10

A Piazza Affari seduta movimentata per le banche. Pare che siano state selezionate le offerte di alcuni investitori statunitensi (Apollo, Cerberus e Blackstone) sulle sofferenze bancarie di Mps (+1,97% attualmente). Occhi puntati anche sulle popolari: Pop Milano guadagna lo 0,88% mentre si riunisce il Cds che martedì sarà chiamato a esprimersi sulla fusione con Banco Popolare (+1,68%).

Il parere del Cds è solo consultivo e non vincolante. Stando ad alcune fonti l’azionista dell’istituto milanese, Raffaele Mincione, ha inviato una lettera al Cds e al Cdg, criticando il percorso di selezione dei nomi per il board della banca che nascerà dall’operazione di fusione.

Daniele Chicca 20 Maggio 201610:20

Flash dei trader:

– Unicredit accelera in rialzo del +4% in Borsa: i nomi fatti per il dopo Ghizzoni piacciono al mercato. Aiuta anche l’annuncio della cessione delle quote in Pekao e Finecobank;
– Tutte le Borse in Europa sono positive: molto  bene Londra +1,47%, Francoforte +1,16%, Parigi +1,44%;
– In ambito di reddito fisso lo Spread tra Btp e Bund decennali è stabile a 131 punti base;
– Sul valutario, il dollaro tiene bene, con l’euro che non riesce a distanziarsi da quota $1,12;
– Tra le materie prime, oro poco mosso a 1.255 dollari l’oncia

Tra gli appuntamenti clou di giornata si segnala il giudizio di Moody’s sulla Francia che però arriverà a mercati chiusi

Daniele Chicca 20 Maggio 201610:47

Prosegue l’andamento positivo delle Borse europee, che hanno colto l’assist arrivato dalla buona performance dell’azionario asiatico.

Daniele Chicca 20 Maggio 201610:49

Secondo quanto riferito alla Cnbc da Martin Fraenkel, Chief Content Officer presso S&P Global Platts l’andamento positivo dell’oro non è sostenibile in un contesto di ciclo di rialzi dei tassi di interesse in Usa. Ieri alcuni esponenti con diritto di voto del direttorio della Fed hanno confermato che se l’outlook economico dovesse confermarsi positivo, a giugno o al massimo a luglio la banca centrale è pronta ad imporre una stretta monetaria, la seconda in dieci anni di tempo.

Daniele Chicca 20 Maggio 201613:38

A livello settoriale in Europa si mettono in luce i minerari e le risorse di base, mentre a Milano sono molto richiesti il lusso e i petroliferi.

Laura Naka Antonelli 20 Maggio 201614:50

A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib rimane ben comprato, e registra un rialzo +0,92%, a quota 17.706,57 punti. Tra i titoli, banche positive, con MPS +1,34%, Banca Mediolanum oltre +2%, Bper +0,73%, BPM +0,39%, Intesa San Paolo +0,61% . Bel balzo di Unicredit che mette a segno un rally oltre +5%, mentre nota stonata tra le banche è Ubi Banca, che cede -1,44%. Tra i titoli di altri settori, Campari +2,44%, ENI +1,14%, FCA sotto pressione, cede -1,75%, Finecobank male con -2,68%, Ferragamo -1,45%.

Laura Naka Antonelli 20 Maggio 201614:54

Sul fronte delle materie prime, debolezza per i prezzi del,  petrolio, con il contratto WTI che sale +0,17%, a $48,24 al barile e il Brent piatto con -0,06%, a $48,78 al barile. Oro in lieve rialzo, a $1.256,51 l’oncia.

Daniele Chicca 20 Maggio 201616:52

Quando mancano tre quarti d’ora circa alla chiusura delle contrattazioni e della settimana la Borsa di Milano scambia in rialzo di quasi un punto percentuale. Il listino Ftse MIB, spinto dalle banche, dal lusso e dai petroliferi, fa segnare un progresso dello 0,96% a 17.713,63 punti, non lontano dai massimi di seduta.