Con l’espressione guerra valutaria, o svalutazione competitiva, ci si riferisce ad affari internazionali nei quali ogni Paese coinvolto cerca di ottenere un tasso di cambio che sia il più basso possibile per la propria valuta al fine di rendere più competitivo il prezzo per le esportazioni.
Di contro aumenta il costo delle importazioni del Paese stesso con inevitabili danni al potere d’acquisto dei cittadini, si tratta, e questo spiega il nome, di una vera e propria guerra, nella quale ogni Nazione compete contro le altre, che alla lunga può avere come conseguenza un generale rallentamento nel commercio internazionale.
Il ricorso alla guerra valutaria è, storicamente, un fatto raro, generalmente ogni Nazione preferisce avere un valore elevato per la propria moneta. Uno dei casi più eclatanti di ricorso alla svalutazione competitiva lo si ebbe nel 1930 a seguito della Grande Depressione del 1929, si decise allora di adottarlo per stimolare le economie dei Paesi colpiti.
La situazione della guerra valutaria al giorno d’oggi, lo scontro USA / Cina e la situazione in Europa, quali le misure adottate e le possibili conseguenze.