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Borsa Milano resiste. Ma Yellen e report choc della Fed allarmano investitori

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MILANO (WSI) – Azionario globale ostaggio delle paure Brexit, in attesa del referendum di dopodomani, 23 giugno, nel Regno Unito. Europa in pausa dopo il forte rally della vigilia, e in peggioramento verso la fine delle contrattazioni.

A zavorrare il sentiment è stato un nuovo sondaggio sull’esito del referendum in UK, che ha messo immediatamente sotto pressione la borsa di Londra, la sterlina e anche l’euro, in quanto ha indicato, praticamente, un testa a testa tra il fronte “Remain” – di britannici favorevoli a rimanere nell’Ue – e il fronte “Leave” pro-Brexit.

Il sentiment sui mercati è stato frenato dalle dichiarazioni rilasciate nel corso di una audizione alla Commissione bancaria del Senato Usa da Janet Yellen, numero uno della Fed.

Oltre ad alimentare dubbi sullo stato di salute dell’economia, dell’inflazione e del mercato del lavoro Usa, Yellen ha anche lanciato un avvertimento sul permanere di tassi bassi per un periodo di tempo prolungato, affermando che una tale situazione “potrebbe alimentare l’instabilità finanziaria“, anche se la minaccia, a suo avviso, “al momento non è molto elevata”.

Tra l’altro, stamattina a Wall Street è stato diffuso anche un report di politica monetaria della Fed da cui risulta che, nel comparto azionario, “i ratio forward tra i prezzi e gli utili sono saliti a un livello ben al di sopra del valore mediano degli ultimi tre decenni”.

Focus sul grafico di cui sotto, che mostra la relazione mediana tra prezzo-fatturato delle azioni scambiate sullo S&P 500. Una relazione che recentemente è balzata al record della storia, superando i massimi dei mercati sia del 2000 che del 2007.

I numeri del report della Fed e gli avvertimenti di Yellen hanno fatto da contrasto ai tentativi di rassicurare i mercati arrivati da Mario Draghi, numero uno della Bce.

Borsa Milano ha dato comunque prova di resistenza, con il Ftse Mib che si è arroccato sopra quota 17.400, sostenuto dagli acquisti sui titoli bancari, tra cui si è messa in evidenza in negativo, tuttavia, Mps.

Intanto oggi sono emersi dati che confermano come, nella prima settimana del lancio del suo nuovo bazooka monetario, la BCE abbia acquistato corporate bond per un valore di 1,9 miliardi di euro, nella fascia alta dei valori stimati dal consensus.

In mattinata si è espressa la Corte Costituzionale tedesca, che ha rigettato la denuncia contro il piano di acquisti dei bond lanciato da Mario Draghi durante la crisi del 2012, noto come OMT, presentata da parte di 35.000 tedeschi tra politici e professori.

Così Vincenzo Longo, strategist di IG, sugli appuntamenti e il trend dei mercati, nella sua nota di commento relativa allo scenario Brexit.

“La nostra opzione binaria, che misura la probabilità sull’esito referendario del prossimo giovedì, oggi ha visto una probabilità di permanenza schizzare al 78%, massimo di fine maggio. Siamo molto lontani dai minimi della scorsa settimana, quando la probabilità di Bremain era scesa al 55,8%, nuovo minimo dal momento del lancio (marzo 2016)”.

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