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Brexit e banche italiane: Borse scosse. Tassi Bund a minimi

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Azionario ancora sotto pressione e bond richiestissimi, mentre si avvicinano il meeting della Fed, il pericolo Brexit e anche le elezioni in Spagna. Tutto questo, mentre l’avversione al rischio degli investitori cresce e il rally globale dei bond, con relativo tonfo dei tassi, alimenta i timori sulla possibile formazione di una bolla speculativa. A lanciare l’allarme è lo stesso Re dei Bond, Bill Gross, che parla addirittura di una supernove che prima o poi esploderĂ .

A Piazza Affari l’attenzione è focalizzata sulle banche, in particolare su Unicredit. Si teme per i livelli di capitale e per il disaccordo in seno ai soci azionisti sul nuovo Ceo da scegliere. Le azioni delle popolari sono tra le piĂą colpite dalle vendite.

Sul mercato dei titoli di stato, lo spread BTP-Bund viaggia attorno a 126 punti base, a fronte di tassi sui BTP all’1,28%. L’attenzione rimane sul crollo monstre dei tassi sui Bund, che ieri è stato di quasi -50%, con i rendimenti decennali capitolati ai nuovi minimi storici di 0,023%. Lo zero non è piĂą tanto lontano.

Sul valutario, l’euro – che era tornato ad agganciare quota $1,14 – ora è scambiato sotto quota $1,13. Recupero del dollaro, con il Dollar Index che è salito dai minimi attorno a 93,.56 di giovedì pomeriggio a oltre 94,21 nelle contrattazioni asiatiche.

Proprio il rafforzamento del dollaro mette sotto pressione le materie prime e i metalli industriali, come i contratti sul rame, alluminio e piombo a tre mesi, scambiati sul London Metal Exchange. Vendite soprattutto sui prezzi del rame che, come ha fatto notare intervistato da Cnbc Angus Nicholson, analista di mercato presso IG, “sono tornati sull’LME i minimi di febbraio, dal momento che sembra che le scorte di rame abbiano ricevuto un apporto massiccio dalla Cina”. Effetto dollaro anche sui prezzi del petrolio, che fanno dietrofront.

Listini azionari asiatici negativi, con il Nikkei 225 della Borsa di Tokyo che ha chiuso in calo -0,40%, a 16.601,36, scontando l’apprezzamento dello yen. In flessione anche Sidney -0,92%, l’azionario cinese e Seoul. Oro in denaro, premiato per il suo status di asset rifugio. 

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