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Borse, non piace legge elettorale alla tedesca: Milano -2%

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In assenza di Londra e di New York, chiuse per festività, le Borse europee ed asiatiche scambiano sottotono oggi, senza però che i cali assumano proporzioni esagerate. Aspettando il discorso trimestrale di Draghi al Parlamento europeo, la Corea del Nord ha attirato le proteste del Giappone con un nuovo lancio di un missile nucleare, alimentando le tensioni geopolitiche. In Italia, vendute le banche, in particolare UniCredit e Banco BPM, con lo spauracchio di un bail-in che non sta lasciando in pace Pop Vicenza e Veneto Banca. Pesano anche, come certificano le tensioni sui Bond, le novità legate alla riforma del sistema elettorale alla tedesca che potrebbe portare alle elezioni anticipate già in autunno. Il titolo Ferrari scambia in positivo dopo la doppietta di Vettel e Raikkonen all’ultimo Gran Premio di Formula Uno di Montecarlo.

Il gestore del fondo hedge Elliott Management, Paul Singer, preferisce uscire da un mercato tanto sopravvalutato negli Stati Uniti e nella lettera trimestrale ai clienti dice che “sta per scatenarsi l’inferno“. Singers dice di aver accumulato liquidità di cui servirsi durante le prossime turbolenze di mercato. È da un po’ di tempo che il fondo lancia allarmi del genere, tuttavia nell’ultima lettera si spiega nel dettaglio il motivo dietro alla decisione di aumentare le riserve cash. “È un buon momento per accumulare un bella dose di contanti”, serviranno quando le autorità monetarie smetteranno di sostenere i mercati.

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