Investimenti

Banche depositarie, cosa vedono sui mercati

Nel mondo del risparmio gestito un ruolo molto importante è svolto dalle banche depositarie, intermediari specializzati che detengono e custodiscono le risorse finanziarie (in forma di investimenti) di chi acquista un fondo comune, rendendo possibile la separazione tra chi gestisce il portafoglio (la società di gestione) e chi ne detiene la proprietà ovvero i risparmiatori.
Il ruolo della banca depositaria sta vivendo un crescente livello di responsabilità, in particolare nelle attività di controllo, ambito in cui le società del settore continuano ad investire al fine di portare valore aggiunto e benefici ai propri clienti, contribuendo al contempo alla tutela degli investitori. Con Valeria dal Corso (nella foto), ceo di Societe Generale Securities Services Italia, operatore leader di settore, abbiamo fatto il punto sull’evoluzione di questo settore.

 

Quali sono le principali novità a cui state lavorando come banca depositaria?

Il settore è alle prese con le nuove regolamentazioni relative ai giorni di liquidazione delle negoziazioni. Con l’obiettivo di ridurre il rischio di controparte, dal prossimo 28 maggio il ciclo di regolamento standard Usa per la maggior parte delle transazioni in titoli americani, azionari e obbligazionari, sarà ridotto a un giorno lavorativo dopo la data di negoziazione, il cosiddetto T+1. Questo passaggio comporta notevoli impatti per tutte le tipologie di investitori anche europei che operano in titoli Usa, quotati sia negli Usa che in Europa. Gli Stati Uniti fanno da apripista su questo fronte visto che anche in Europa questi standard entreranno in vigore nei prossimi anni (si parla di 2029 per i titoli europei). Stiamo anche lavorando per accompagnare i nostri clienti sui temi ESG e, non da ultimo, sull’innovazione.

 

Dal vostro osservatorio privilegiato cosa state osservando sui mercati finanziari?

Societe Generale Securities Services offre servizi di custodia e banca depositaria a 3.445 fondi comuni e servizi di valorizzazione a 2.604 fondi, per un patrimonio amministrato pari a 579 miliardi di euro. Abbiamo quindi un bacino di osservazione ampio dal quale emergono alcune tendenze. In questa prima metà dell’anno quello che osserviamo sulle nostre piattaforme è la forte ripresa in acquisto di prodotti del risparmio gestito dopo un 2023 caratterizzato da una netta prevalenza dell’amministrato, soprattutto titoli di Stato italiani.

 

E verso quali settori si stanno orientando gli investimenti?

Quello che vediamo è una costante attenzione ai fondi comuni legati ai temi Esg, soprattutto tra gli investitori più giovani. Altro trend che si registra è quello dell’innovazione digitale, sia per modernizzare la distribuzione tramite nuovi canali quali la blockchain, sia per efficientare i processi interni con l’intelligenza artificiale.

 

A proposito di intelligenza artificiale, i vostri sistemi informativi la stanno già utilizzando?

Il ruolo della banca depositaria non può essere sostituito in toto dall’intelligenza artificiale. Per le nostre attività è sempre necessario l’intervento e la supervisione dei nostri colleghi, tuttavia stiamo lavorando su alcune soluzioni di intelligenza artificiale per migliorare l’efficienza dei nostri processi. Indubbiamente per il settore della tecnologia si tratta di un trend dal quale non si tornerà più indietro e siamo parte attiva di questo cambiamento.

 

Presente in 22 sedi in tutto il mondo, con 4.000 collaboratori, Societe Generale Securities Services offre ai suoi clienti – istituzioni finanziarie e broker, società di gestione, assicuratori e aziende – una gamma completa di servizi che ben si adattano alla recente evoluzione dei mercati finanziari e della regolamentazione: servizi di compensazione, servizi di custodia e di controllo come banca depositaria, servizi di custodia retail, servizi di amministrazione fondi e titoli, servizi per la gestione della liquidità, servizi alla distribuzione dei fondi e agli emittenti. Con 4.944 miliardi di euro di asset in custodia, SGSS si colloca tra i primi tre più grandi custodian europei e tra i primi 10 a livello mondiale.