Banche pagina 334
Il conto è ancora più grave per le big. Risparmiatori e investitori hanno perso centinaia di miliardi di euro. Spettro del bail-in su diversi istituti.
MILANO – La Popolare di Milano, BPM, chiude i primi tre mesi del 2016 con un utile netto in calo del 28,5%, a 48,3 milioni di euro, comunque sopra le attese degli analisti. A pesare la componente trading dei ricavi, a fronte della crescita del margine di interesse e delle commissioni. La banca ha registrato
Conti in rosso per il Banco Popolare, che chiude il trimestre con una perdita inattesa di 314 milioni. A pesare l’aumento del costo del credito legato anche all’incremento delle coperture sugli Npl chiesti dalla Bce. Nei primi scambi il titolo è stato momentaneamente sospeso con un ribasso del 4,8% e poi cede anche il 7% dopo essere
“Valutazione approfondita” e stress test. Intanto Bankitalia comunica che le sofferenze lorde degli istituti italiani sono cresciute ancora.
Complessa la situazione per la seconda banca più grande d’Italia: la governance tenta di calmare gli animi ma si pensa anche al dopo Ghizzoni.
Nuove scottanti verità emergono dalle indagini della Procura di Arezzo in merito al crac dell’istituto di credito. Altro che Vegas (Consob), che ha avuto il coraggio di dire che i rischi erano chiari.
Tassi sui mutui in discesa, e anche tassi su altri prestiti.
L’indice di settore delle banche in Europa ha ceduto oltre -21% dall’inizio dell’anno.
Domani la pubblicazione del bilancio. Saviotti assicura che nel trimestre non c’è stato alcun deflusso di liquidità.
Dopo le contestazioni contro il governo Renzi a Pisa, Firenze e Perugia, anche ieri i risparmiatori truffati e altri manifestanti hanno sfilato in corteo per esprimere la propria rabbia contro il decreto salva banche. È successo a Ferrara dove centinaia di persone hanno manifestato contro il piano di salvataggio governativo che, rifacendosi al nuovo regime