Economia

Banca Etruria: “Dai vertici l’ordine di vendere i bond rischiosi”

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

AREZZO (WSI) – Un nuovo capitolo nella saga delle quattro banche sull’oro del crac e poi salvate in extremis dal governo Renzi. A fornire scottanti rivelazioni in merito in particolare a Banca Etruria è la Procura di Arezzo che ha messo in luce come i vertici dell’istituto aretino ordinarono la vendita delle obbligazioni subordinate rischiose  ai piccoli risparmiatori, senza metterli a conoscenza dei pericoli che stavano correndo.

Come riporta un articolo de Il Fatto Quotidiano, i magistrati aretini coordinati dal procuratore Roberto Rossi, hanno evidenziato che gli investimenti in obbligazioni subordinate, su proposta dei responsabili d’area e degli uffici territoriali della Banca Etruria, venivano prospettati ai vari clienti come investimento sicuro ed analogo a quelli in obbligazioni ordinarie e titoli di Stato.

“ Talvolta, addirittura il cliente è stato spinto, spiegano gli investigatori, ad effettuare il disinvestimento di operazioni a capitale garantito per favorire l’acquisto delle obbligazioni subordinate, che gli era stato proposto come “una promozione” della Banca Etruria rivolta ai propri clienti migliori, ma che doveva essere sottoscritta in tempi brevissimi”.

A dirigere magistralmente tutto questo i vertici della banca Etruria.

“Secondo i magistrati è stato individuato l’”anello superiore” che disponeva il collocamento delle obbligazioni subordinate (…)  i magistrati ritengono con “ragionevole certezza” di aver individuato una “cabina di regia” a livello manageriale, che ha prescritto il collocamento delle obbligazioni subordinate in modo ‘granulare’, andando ad individuare anche soggetti con un profilo di investitore a ‘rischio basso’ e non più solo a ‘rischio medio-elevato’ in linea con la tipologia di investimento finanziario”.

Nel frattempo prosegue il lavoro della procura di Civitavecchia, che indaga per truffa e istigazione al suicidio del pensionato Luigi D’Angelo, suicidatosi a novembre del 2015 dopo aver perso oltre 100mila euro di risparmi in seguito all’azzeramento delle obbligazioni subordinate della banca Etruria. I magistrati in particolare stanno lavorando da alcuni mesi per verificare se qualche dipendente della banca abbia tratto in inganno il pensionato, modificando il suo profilo per indurlo a comprare obbligazioni subordinate per 90 mila euro e azioni per circa 20 mila euro, strumenti finanziari entrambi con alto livello di rischio.

Altro che Giuseppe Vegas, numero uno della Consob che ieri aveva parlato, proprio in riferimento alla sottoscrizione dei bond delle quattro banche salvate con il famoso decreto salva banche, che i “rischi erano chiari”. Certo Vegas ha parlato anche di “prospetti complessi”, ma di fatto ha attribuito la responsabilità ai risparmiatori che hanno deciso di apporre la firma su quei contratti.