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Allenta il Prodotto Interno lordo nel primo trimestre dell’anno in Gran Bretagna.
Nella migliore delle ipotesi, la crescita del Pil italiano dovrebbe attestarsi all’1,4% a fine anno. Lo indica l’Istat che pubblica ‘Le prospettive per l’economia italiana nel 2018’ precisando tuttavia che “l’attuale scenario di previsione è caratterizzato da alcuni rischi al ribasso rappresentati da una più moderata evoluzione del commercio internazionale e da un incremento piu’ accentuato
Secondo gli analisti della banca d’affari, le prospettive fiscali dell’economia statunitense non sono affatto buone. Entro il 2028 deficit stimato a $2.050 miliardi.
È quanto emerge da un sondaggio della banca americana. Fari puntati su Brexit e Italia.
La Germania è la nazione superfavorita alla vittoria dei Mondiali di Russia 2018.
Chiusura negativa oggi alla Borsa di Tokyo dove l’indice Nikkei ha registrato una flessione dello 0,44%, guidato dal calo di Wall Street e dalla diminuzione del Pil nipponico nel primo trimestre, mentre pesano anche i dubbi sul previsto vertice tra Stati Uniti e Corea del Nord. Alla fine della seduta l’indice Nikkei 225 ha perso 100,79 punti
Brutte notizie per l’economia giapponese che, nel primo trimestre del nuovo anni, ha segnato una contrazione appesantita dal rallentamento dei consumi e degli investimenti aziendali. Tra gennaio e marzo il calo trimestrale è stato pari allo 0,2%, rispetto alle previsioni di un dato invariato. Su base annualizzata la flessione è dello 0,6%, anche in questo
Analisti sempre più convinti che i tassi Usa saliranno più del previsto. Il cambio di rotta sarà annunciato a giugno (rialzo tassi ormai certo al 100%).
Massima cautela sull’obbligazionario, evitando scadenze più lunghe e Bond che hanno rendimenti troppo compressi: l’analisi del Chief Investment Officer UBS WM Italy.
Il Pil della zona euro nel primo trimestre del 2018, secondo la stima flash pubblicata da Eurostat, è salito dello 0,4% rispetto al trimestre precedente, percentuale analoga all’intera Unione europea, e del 2,5% in confronto allo stesso periodo del 2017 (+2,4% nella Ue). Per quanto in crescita si tratta di dati in rallentamento rispetto al trimestre