Russia pagina 108
Boom tassi fino all’8,5%, nonostante intenzione People’s Bank of China di intervenire. Ma il caso Russia insegna.
E’ il guadagno, su base intraday, maggiore dall’aprile del 2009. Grafico: evidente decorrelazione: calo corona norvegese sul dollaro e balzo crude WTI.
L’export ha segnato un tonfo -10,5% nei primi dieci mesi dell’anno.
Crollo valuta russa ha spinto la società a chiudere il negozio online. Sul sito campeggia la scritta: “Chiuso per aggiornamenti. Torniamo presto”. Ma quello di Apple non è un caso isolato. Altre società sospendono vendite.
Mosca ha due strade: fare un passo indietro in Ucraina per far ritarare sanzioni, o passare al contrattacco.
LEGGI L’AVVISO. Maxi rialzo tassi dal 10,5% al 17%. Ma non serve a niente. E i desk iniziano a rendere impossibile gli scambi su eur/rub e usd/rub.
Esportazioni di prodotti agricoli -73,5%, -83,4% quelle di auto. Italia paga caro le sanzioni imposte.
Toccato il fondo per la valuta (62 rubli per un dollaro, grafico usd/rub). Balzano rendimenti:sopra livelli del Rwanda
Paura recessione e iperinflazione. Rublo ancora giù, -40% da inizio anno. Rialzo tassi dell’1% giudicato insufficiente.
Niente da fare. Ed è il quinto rialzo di quest’anno. Ennesimo esempio di come la realtà stia sempre più snobbando le roccaforti di politica monetaria.