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Dopo l’errore informatico di Goldman Sachs, un altro problema tecnico getta i mercati Usa nel caos. Stavolta c’entra Apple.
Un problema informatico ha seminato il caos sui mercati di New York. Potrebbe costare caro: almeno 100 milioni di dollari.
Veloci, costose e fuori controllo: le attivita’ di high-frequency rischiano di generare un vuoto di liquidita’ come quello visto durante il ‘Flash Crash’ del maggio 2010: VIDEO
Valore crollato da $796 a $755 in tre quarti di secondo, prima di rimbalzare a $793 un secondo dopo: 307 ordini di scambio, 57.255 titoli passati di mano e mille ordini cancellati. In altri tempi ne avrebbero parlato e scritto dappertutto. Ormai il mercato e’ talmente compiacente da non stupirsi piu’.
Improvvisa ondata di Sell in avvio di seduta: tre milioni e mezzo di once vendute al Comex nel giro di qualche minuto. Una sola certezza: non si è trattato di un errore. Toccato minimo di $1.705,50 l’oncia.
Cosa c’e’ dietro al crollo del tasso di cambio tra la valuta scandinava e i dollari Usa? Errore tecnico o speculazione estrema? Sicuramente qualcosa di atipico e’ avvenuto a giudicare dagli sbalzi.
Dati macro positivi. Domani la prova sul mercato del lavoro. Fmi pronto ad aiutare l’Egitto ma i danni economici restano sconosciuti. I trader temono un altro Flash Crash. Rally dell’oro.
Problemi tecnici sul Global Index Data Service hanno impedito la visualizzazione dell’andamento dell’indice Composite e del Nasdaq 100. Alcuni rumor riportano che…
La quotazione dell'”indice della paura” della borsa di Chicago non necessariamente significa aumento immediato della volatilita’. Le call superano le put in un rapporto 3 a 1. Solo che…
Ragioni anche di tipo tecnico tengono basso l’indice della paura, ora a 19. Era a 80 quando falli’ Lehman Brothers, a 40 nel mese di maggio causa flash crash. Guardando le opzioni a lunga scadenza pero’ le tensioni si fanno evidenti.