Borsa Milano in rialzo. Banche rimangono nota stonata

di Daniele Chicca
Pubblicato 30 Marzo 2016 • Aggiornato 31 Marzo 2016 08:50

MILANO (WSI) – La grande sorpresa dopo la pausa pasquale è arrivata dagli Stati Uniti. L’azionario europeo è stato infatti favorito dalle parole della numero uno della banca centrale Usa, Janet Yellen, che ha espresso una certa cautela sul ritmo del ciclo dei rialzi dei tassi partito a dicembre dell’anno scorso.

Probabilmente la Fed rispetterà i pronostici di mercato e adotterà due strette monetarie piuttosto che le quattro che chiedono a gran voce alcuni dei suoi esponenti con diritto di voto come John Williams della Fed di San Francisco. Secondo Robert Kaplan della Fed di Dallas ci potrebbe volere un “tempo esteso” per normalizzare i tassi.

Lo smorzarsi delle speculazioni sui rialzi dei tassi ha confortato gli operatori: il risultato è stato una maggiore propensione al rischio, un dietrofront del dollaro e un calo anche della volatilità.

A Piazza Affari, l’indice benchmark di riferimento Ftse Mib è salito +1,12%, a 18.375,32 punti. Gli acquisti sono stati frenati di nuovo dal trend negativo dei titoli bancari. Mps ha ceduto -2,42%, Banco Popolare ha perso oltre -3%.

Positivi invece gli energetici e gli industriali: ENI quasi +3%, Saipem balzata oltre +7%. Bene anche FCA+5,85%, ed Exor +5,72%. Rally anche per Mediaset, quasi +6% che, insieme al Gruppo Espresso, ha beneficiato dei dati diffusi ieri relativi agli introiti pubblicitari raccolti dalle stazioni radiofoniche.

Tornando alle banche, si segnala nervosismo su Unicredit, che ha chiuso in calo di oltre -3%. Incide negativamente il suo ruolo di garante dell’aumento di capitale di Pop Vicenza, operazione che deve essere fatta entro la fine del mese prossimo.

Sul versante macro, la situazione è incerta negli Stati Uniti, la prima economia al mondo. Gli ultimi sondaggi regionali di marzo sembrano unanimi nel segnalare una significativa stabilizzazione del manifatturiero.

L’ISM manifatturiero di venerdì, che dà uno spaccato dell’attività nell’intero paese, dovrebbe tornare in fase di espansione sopra i 50 punti. Lo stesso giorno verrà anche reso noto il rapporto occupazionale di marzo.

In Asia, seduta molto buona per Shanghai, ma l’accelerazione dei profitti industriali cinesi osservata  in gennaio-febbraio non è del tutto convincente, mentre la Borsa di Tokyo ha chiuso in calo dell’1,31%, senza beneficiare del recente indebolimento dello yen. Tonfo di Takata, che ha lasciato sul terreno circa il 20% in scia alle indiscrezioni riportare da Bloomberg, secondo cui il gruppo giapponese avrebbe stimato in circa 24 miliardi di dollari i costi per il richiamo dei suoi airbag difettosi.

Non sono arrivate grandi nuove dalla conferenza del premier giapponese Shinzo Abe. L’aumento dell’Iva si materializzerà tra 12 mesi e ci potrà essere un  anticipazione della spesa pubblica  prevista dall’attuale budget. Politiche monetarie ed economiche saranno coordinate allo scopo di rilanciare la ripresa della terza potenza economica al mondo.

Sul valutario, l’euro si è riportato sopra la soglia di $1,13, scambiato in rialzo +0,38% alla fine della sessione della Borsa di Milano, a $1,1334. Dollaro/yen in calo -0,10%, a JPY 112,59.

Sul fronte delle materie prime, il petrolio, che saliva oltre +3%, ha dimezzato i guadagni nel finale, dopo la pubblicazione delle scorte settimanali Usa, scendendo sotto la soglia di $39 al barile a New York e ritracciando sotto i $40 nel caso del barile.  Oro in accelerazione ribassista, -1,27% a $1.226,38 l’oncia.

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Daniele Chicca 30 Marzo 20168:57

Andamento contrastato in Asia. Tonfo dell’1,31% per Tokyo, bel balzo invece per le Borse cinesi: l’indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen al momento segna un progresso del +2% circa, mentre a Hong Kong l’indice Hang Seng fa un +1,7%.

Sul valutario l’euro si issa al massimo dal 18 marzo a 1,1307 dollari. Le parole accomodanti di Yellen hanno penalizzato il biglietto verde. La numero uno della Fed ha osservato che i rischi per l’economia mondiale non dovrebbero avere un impatto significativo sull’economia statunitense.

Daniele Chicca 30 Marzo 20168:58

In ambito di reddito fisso, i contratti obbligazionari in Eurozona sono indecisi sulla strada da prendere. Il Bund future si attesta a 163,75 punti dai 163,59 delle 17:30 della seduta precedente, -0,02% rispetto alla chiusura delle 22:00.

Tra le materie prime il petrolio si porta sopra i minimi di ieri pomeriggio. Il future sul Brent oscilla sui 40,20 $/barile (minimo a 39,47), quello sul WTI sui 38,60 $/barile (37,92). Oro in recupero dai minimi da fine febbraio a $1.210 l’oncia toccati lunedì. Al momento le quotazioni segnano 1.240 dollari per ogni oncia.

Daniele Chicca 30 Marzo 20169:05

Il listino FTSE MIB apre gli scambi in rialzo di più dello 0,7% attestandosi sopra quota 18.300 punti. Sul fronte macro riflettori puntati sul dato della fiducia economica di Eurolandia. In Italia il Tesoro colloca Btp a 5 e 10 anni.

Daniele Chicca 30 Marzo 20169:37

Partenza con il segno più e un rialzo più sostenuto del resto del mercato per le banche. In avvio Mps fa +1,3%, Pop Milano +1,3%, Banco Popolare +1%, Intesa Sanpaolo +0,8%, Ubi Banca +1,5%.

Daniele Chicca 30 Marzo 20169:38

Partenza con il segno più e un rialzo più sostenuto del resto del mercato per le banche. In avvio Mps fa +1,3%, Pop Milano +1,3%, Banco Popolare +1%, Intesa Sanpaolo +0,8%, Ubi Banca +1,5%.

Daniele Chicca 30 Marzo 201610:05

A parte il già citato progresso delle banche, sono i settori petrolifero, favorito dal rimbalzo delle quotazioni del petrolio, e del lusso a mettersi in evidenza a Milano. Saipem guadagna il +3,6%, Tenaris il +2,4% ed Eni il +2%; Yoox Net-A-Porter Group fa +2,8%, Salvatore Ferragamo +2,4%, Brunello Cucinelli +2,4%, Geox +2,2%.

Tra i singoli, il titolo Diasorin sale di addirittura il 10% dopo l’annuncio dell’operazione di acquisto del ramo d’azienda di immunodiagnostica di Focus Diagnostics dalla controllante Quest Diagnostics per 300 milioni di dollari.

Daniele Chicca 30 Marzo 201612:04

Mentre il listino Ftse MIB si rafforza facendo segnare un progresso dell’1,28% al giro di boa, i titoli di Telecom Italia si mettono in evidenza con un rialzo del 3% circa. Piace l’accelerazione sulla nomina del nuovo amministratore delegato che prenderà il posto del dimissionario Marco Patuano.

Tra le blue chip in controtendenza, spiccano i ribassi di Unicredit, maglia nera della prima parte di giornata, di Ubi Banca e di Monte Paschi di Sienam che calano rispettivamente dello 0,85% e dello 0,56%. Intesa Sanpaolo limita le perdite al -0,25%, dopo che gli analisti di Rbc abbiano confermato la raccomandazione di “outperform”, tagliando però il prezzo obiettivo da 3,7 a 3,5 euro.

Laura Naka Antonelli 30 Marzo 201616:34

Effetto Fed sul valutario. Lo smorzarsi delle speculazioni su un rialzo dei tassi da parte di Janet Yellen ha scatenato un immediato deprezzamento del dollaro, a vantaggio dell’euro, che accelera ulteriormente e guadagna +0,57%, a $1,1355. Dollaro sotto pressione anche sullo yen, cede -0,27%, a JPY 112,40. L’euro sale anche sullo yen, con +0,32%, a JPY 127,66, mentre è piatto sulla sterlina, con +0,07%, a GBP 0,7855. Euro/franco svizzero sotto pressione, -0,10% a CHF 1,0907. La sterlina recupera sul dollaro, salendo +0,50% a $1,4456.

Laura Naka Antonelli 30 Marzo 201616:40

Azionario positivo. A Piazza Affari il Ftse Mib sale +1,36%, a 18.419,30 punti. Sul listino, le banche rimangono il tasto dolente: MPS cede -2,42%, Bper -1,05%, BPM -2,85%, Banco Popolare -3,52%, Intesa SanPaolo -0,99%, Mediobanca -2,32%, sospesa per eccesso di ribasso Ubi Banca, con calo teorico -4,20%, Unicredit -2,89%. Tra i titoli di altri settori Cnh Industrial +3,75%, ENI +3,35% sulla scia dei corposi rialzi dei prezzi del petrolio, FCA balza +4,68%, forti acquisti su Mediaset, che vola oltre +5%. Occhio al settore delle tlc, dopo che la Commissione europea ha deciso di monitorare la fusione tra Wind e 3 Italia La Commissione europea accende un faro sulla fusione tra 3 Italia e Wind per assicurarsi che l’accordo non violi le normative comunitarie sulle operazioni di concentrazione. La Commissione Ue si dice “preoccupata che la transazione
possa determinare prezzi più alti, meno scelte e una minor concorrenza per i clienti di telefonia mobile in Italia”.

Laura Naka Antonelli 30 Marzo 201616:44

Sempre tra le banche, Unicredit è osservata speciale, dopo la notizia delle trattative tra l’istituto e il governpo Renzi per ottenere un aiuto riguardo all’aumento di capitale da due miliardi di euro di Pop Vicenza. Stando a quanto riporta MF, gli analisti di Equita hanno scritto che non è chiaro in quali termini dovrebbe concretizzarsi l’intervento del governo. “L’articolo parla di utilizzo da parte di Unicredit di clausole che farebbero scattare la possibilità di ritirarsi dal deal”. Sembra che la banca chieda l’impegno del governo “a coinvolgere investitori istituzionali, forse per favorire un’operazione di sistema e sindacare l’operazione (da cui deduciamo che al momento il deal vedrebbe il coinvolgimento solo di Unicredit )”.

Laura Naka Antonelli 30 Marzo 201616:48

Sell on the news per il titolo Telecom Italia, che vira in rosso dopo la notizia della nomina di Flavio Cattaneo a nuovo amministratore delegato della compagnia telefonica. Le quotazioni scendono fino a 0,955 rispetto a 0,9650 precedenti la diffusione della notizia.

Laura Naka Antonelli 30 Marzo 201616:50

Mediaset e Gruppo Espresso brindano con forti rialzi alla comunicazione dei dati dell’Osservatorio di FCP-Assoradio resi noti nella giornata di ieri, da cui emerge che il settore radiofonico ha assistito a una crescita del fatturato pubblicitario del 5,9% nel mese di febbraio a quota 25,684 milioni di euro. Mediaset controlla Monradio (Radio 101 e canale televisivo R101TV).
E’ inoltre previsto l’acquisto (previo nulla osta dell’Antitrust) da parte di RTI, controllata di Mediaset, del controllo indiretto di Finelco (Radio 105, RMC Radio Montecarlo e Virgin Radio). Gruppo Espresso, che controlla Radio DeeJay, Radio Capital e m2o, reagisce anch’esso molto bene ai dati sul fatturato balzando quasi +7%.

(SF)

Laura Naka Antonelli 30 Marzo 201617:09

Tra le materie prime, il petrolio continua a essere interessato da forti rialzi, balzando a New York +3,55%, a $39,64 al barile e salendo a Londra oltre la soglia di $40 al barile, a $40,39, con un rialzo +3,19%.  Oro sotto pressione, in calo -0,68% a $1.233,73 l’oncia.

Laura Naka Antonelli 30 Marzo 201617:40

Indice Ftse Mib chiude in rialzo, +1,12%, a 18.375,32 punti. La sessione non è stata positiva per il settore bancario, mentre bene sono andati energetici, sulla scia del balzo del petrolio. In particolare Saipem ha messo a segno un rally superiore a +7,5%. Molto bene anche Mediaset, quasi +6%.

Laura Naka Antonelli 30 Marzo 201617:42

Sul mercato dei titoli di stato, lo spread BTP-Bund ha ceduto -4%, a quota 104,71 punti base, a fronte di tassi sui BTP decennali in calo all’1,21%. Forte rialzo invece per i tassi sui Bund tedeschi a 10 anni, balzati quasi +13%, allo 0,16%.