Borsa giù, euro oltre $1,10. AD Telecom cacciato?

di Daniele Chicca
Pubblicato 4 Marzo 2016 • Aggiornato 7 Marzo 2016 08:37

MILANO (WSI) – Complice il calo del settore bancario, Piazza Affari non è riuscita a estendere i rialzi settimanali. La Borsa di Milano, così come le piazze finanziarie di tutto il mondo, sta provando a riprendere lo slancio visto a inizio settimana dopo un 2016 da dimenticare. I mercati salutano con favore il rimbalzo dei prezzi del petrolio e delle materie prime. Dopo un gennaio e un febbraio da dimenticare, l’azionario tenta quindi di recuperare terreno a marzo, ma fallisce oggi il tentativo di Piazza Affari.

Il Ftse Mib rimane sotto pressione nonostante il rafforzamento di Wall Street successivo alla pubblicazione del report occupazionale Usa di febbraio che, a fronte di un tasso di disoccupazione che è rimasto solido al 4,9%, ha messo in evidenza una creazione di +242.000 posti di lavoro, meglio delle attese.

Difficile prevedere però la decisione sui  tassi che sarà presa dalla Fed nel corso della prossima riunione, dal momento che  i salari orari medi – componente chiave del dato – sono scesi di tre cents, o dello 0,1%, a $25,35, salendo +2,2% dal febbraio del 2016 al febbraio del 2016 e rallentando dunque il passo rispetto a +2,5% di gennaio.

A gennaio, inoltre, sono stati creati +172.000, 30.000 in più rispetto ai 151.000 resi noti inizialmente.  Revisione al rialzo di 30.000 unità anche per i dati di dicembre.

Piazza Affari ha sofferto nuovamente il calo delle banche, messe sotto pressione dalle notizie che hanno riguardato Carige, crollata -10%, dopo il diktat arrivato dalla Bce. Hanno perso terreno, in particolare, MPS e le banche popolari, con BP che ha ceduto oltre -4%. Male anche Intesa SanPaolo e Unicredit, che hanno ceduto -2% circa.

Bene Telecom Italia, protagonista tuttavia di rumors secondo cui Vivendi, il suo principale azionista, potrebbe decidere di sostituire l’amministratore delegato Patuano.

Nel settore delle materie prime, si sono rafforzati i prezzi del petrolio, con il contratto WTI sopra $35 al barile e il Brent che ha superato quota $38, a seguito della pubblicazione del dato Usa relativo all’occupazione.

Sul valutario, il dollaro ha recuperato inizialmente sull’euro dopo la pubblicazione del report occupazionale, per fare però successivamente dietrofront. La moneta unica è così balzata oltre $1.10, guadagnando più di mezzo punto percentuale. Dollaro in lieve rialzo sullo yen, ma tornato sotto JPY 114.

Quotazioni oro ancora in rialzo, hanno toccato durante i massimi intraday anche $1.280.

Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, le quotazioni del greggio hanno ormai toccato il fondo e dovrebbero risalire. Ieri il ministro nigeriano del Petrolio ha detto che paesi membri e non membri dell’Opec, il cui obiettivo comune è quello di riportare il valore del petrolio sui 50 dollari al barile, si incontreranno già questo mese.

I mercati azionari non sono così compiaciuti da quando la Federal Reserve ha terrotto il programma eterodosso di iniezione di denaro nel sistema, varato durante l’ultima crisi finanziaria. L’indice di volatilità è infatti ritornato sui minimi testati al termine dell’ultima manovra monetaria ultra accomandante.

Dall’andamento del mercato dei derivati del Vix – l’indice di volatilità è sceso ai minimi da metà 2013 – si capisce come gli investitori scommettano su nuove manovre espansive. Non un quarto piano di Quantitative Easing ma piuttosto tassi negativi, che nemmeno Janet Yellen, presidente della Fed si è sentita di escludere. Le puntate su un simile scenario sono salite ai massimi di sempre.

Sul fronte macro a febbraio l’Europa ha visto il tasso di crescita più depresso in oltre un anno.

A Piazza Affari gli occhi sono puntati sempre sulle banche, ma anche su Moncler, dopo i conti trimestrali, e su Telecom Italia, che ieri ha fatto un balzo del 6,5% alimentato dalle speculazioni circa le dimissioni del Ceo Marco Patuano. Il suo posto potrebbe essere a rischio a causa delle crescenti pressioni del primo socio azionista Vivendi. Il CdA decisivo si terrà tra due settimane.

In Asia la seduta odierna si è svolta senza grande entusiasmo, ma i mercati finanziari hanno registrato la settimana migliore degli ultimi cinque mesi. La Borsa di Tokyo ha fatto un progresso del +0,28%.

Indice della volatilità Vix ai minimi da metà 2013

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Il Liveblog è terminato

Daniele Chicca 4 Marzo 20169:22

Il listino Ftse MIB apre in rialzo dello 0,26% a quota 18.387 punti. Corrono i titoli del gruppo di abbigliamento Moncler dopo la pubblicazione di conti fiscali convincenti. Gli ordini di acquisto piovono anche su Mediolanum, Saipem e Pop Emilia.

Daniele Chicca 4 Marzo 20169:27

Per l’Asia è la migliore settimana in cinque mesi. La Borsa di Tokyo ha registrato una prova del +5,1% da lunedì. Se il rapporto occupazionale si rivelerà positivo, ma non troppo da convincere la Fed ad alzare i tassi di interesse a breve termine, i rialzi delle Borse dovrebbero continuare anche la prossma settimana.

L’indice MSCI della regione Asia-Pacifico – escluso il Giappone – fa un progresso dello 0,6% portandosi ai massimi di quasi due mesi. In settimana i guadagni dovrebbero quindi essere del 5,5%, il risultato migliore da ottobre dell’anno scorso.

Daniele Chicca 4 Marzo 20169:38

In ambito di reddito fisso, lo Spread tra Btp e Bund apre poco mosso a 123,7 punti. Sul Forex, l’euro è stabile nei confronti del biglietto verde a 1,0951 dollari.

Tra le materie prime, si ferma la corsa dell’oro, le cui quotazioni scendono a 1.258,05 dollari. Petrolio si mantiene saldamente sopra i 34 dollari al barile, sfiorando quota 35. Al momento il contratto Wti vale 34,82 dollari.

Daniele Chicca 4 Marzo 20169:54

Il titolo di Banca Carige sprofonda di anche il -9% questa mattina. A gravare sui corsi azionari è l’invito della Bce a varare un nuovo piano industriale. La decisione di Draghi è giunta all’indomani della presentazione dei conti 2015 della banca che hanno registrato un rosso pari a 101,7 milioni.

Daniele Chicca 4 Marzo 201610:07

La Borsa di Milano accelera al ribasso, trascinata dalle perdite del settore bancario. L’indice settoriale delle banche italiane cede anche il -1,3% nella prima mezz’ora di scambi alla Borsa di Milano.

La lettera si abbatte in particolare su Banca Carige (-9,4%), cui la Bce ha chiesto un nuovo piano industriale entro fine mese, dopo il rosso pesante riportato nel 2015. Vendute anche Banco Popolare (-3,9%), BP Milano (-2,6%), Ubi Banca (-1,49%) e MPS (-2,65%).

Male anche Unicredit (-2,63%). In un’intervista al Corriere della Sera Luca Cordero di Montezemolo, vicepresidente dell’istituto di creditp primo per fatturato in Italia, ha dichiarato che il gruppo ha bisogno di una forte modernizzazione a cominciare dalla governance, con un Cda più snello.

Daniele Chicca 4 Marzo 201610:08

La Borsa di Milano accelera al ribasso, trascinata dalle perdite del settore bancario. L’indice settoriale delle banche italiane cede anche il -1,3% nella prima mezz’ora di scambi alla Borsa di Milano.

La lettera si abbatte in particolare su Banca Carige (-9,4%), cui la Bce ha chiesto un nuovo piano industriale entro fine mese, dopo il rosso pesante riportato nel 2015. Vendute anche Banco Popolare (-3,9%), Pop Milano (-2,6%), Unicredit (-2,63%, Ubi Banca (-1,49%) e MPS (-2,65%).

Daniele Chicca 4 Marzo 201610:14

La Borsa di Milano accelera al ribasso, trascinata dalle perdite del settore bancario. L’indice settoriale delle banche italiane cede anche il -1,3% nella prima mezz’ora di scambi alla Borsa di Milano.

La lettera si abbatte in particolare su Banca Carige (-9,4%), cui la Bce ha chiesto un nuovo piano industriale entro fine mese, dopo il rosso pesante riportato nel 2015. Vendute anche Banco Popolare (-3,9%), BP Milano (-2,6%), Ubi Banca (-1,49%) e MPS (-2,65%).

Male anche Unicredit (-2,63%). In un’intervista al Corriere della Sera Luca Cordero di Montezemolo, vicepresidente dell’istituto di credito primo in Italia per fatturato, ha dichiarato che il gruppo ha bisogno di una forte modernizzazione a cominciare dalla governance, con un Cda più snello.

Daniele Chicca 4 Marzo 201611:16

L’Istat ha confermato quello che si temeva: il Pil italiano ha registrato una crescita da prefisso telefonico nell’ultimo trimestre dell’anno scorso: +0,1%.

Daniele Chicca 4 Marzo 201611:19

I titoli minerari si sono issati sui massimi di quattro mesi in Borsa, forti di un incremento dei prezzi del 25% di media da inizio anno, in netto contrasto con l’andamento del resto del mercato azionario. L’oro nel frattemo ha fatto il suo ingresso in una fase di mercato rialzista, così come la Borsa del Brasile, un paese in piena crisi con un’economia in recessione.

Daniele Chicca 4 Marzo 201611:22

La Borsa di Milano fa fatica, affossata dai titoli bancari e in particolare quelli delle popolari, con Pop Vicenza e Banca Carige che devono apportare cambiamenti se vogliono evitare un piano di bail-in. Ma gli indici dell’azionario mondiale nel loro complesso stanno andando bene. 

L’indice MSCI dei mercati globali, dove sono quotati i titoli principali di 46 paesi diversi, è salito ai massimi di due mesi, sui livelli di gennaio appena precedenti all’inizio delle turbolenze.

MSCI World Market index

Daniele Chicca 4 Marzo 201612:39

Favoriti da un ritorno della volatilità, i prezzi dell’oro estendono i guadagni a 1.275 dollari l’oncia dopo la prova positiva di ieri. L’oro è così salito ai massimi da 13 mesi, proseguendo il percorso di rafforzamento che dall’inizio del 2016 lo ha visto avanzare di oltre il +20%.

Daniele Chicca 4 Marzo 201613:18

Il listino Ftse MIB arriva al traguardo di metà seduta in rosso, ma ha ridotto le perdite di metà mattina. L’indice cede lo 0,38% a 18.278,93 punti. Moncler, Telecom e Saipem sono i tre titoli più richiesti quest’oggi per il momento. Popolari accusano cali del 2-3%; Unicredit fa -2,74%.

Daniele Chicca 4 Marzo 201613:22

Si respira invece un certo ottimismo sui mercati europei in generale, in vista della pubblicazione del report mensile governativo Usa sull’occupazione. Lo dimostra l’andamento dei prezzi del rame, che sono saliti sui massimi da metà novembre.

Alimentanti dal miglioramento delle prospettive della domanda globale, le quotazioni del rame hanno testato i massimi di quattro mesi. Così come nel settore petrolifero, il mercato inizia a sperare in un taglio della produzione che contribuirebbe a ritrovare un equilibrio.

Al mercato di Londra il rame fa +1% a $4.905 per tonnellata, per il rialzo più marcato da settembre dell’anno scorso. In mattinata i futures sul rame hanno anche testato quota $4.933 la tonnellata, livello che non si vedeva dal 12 novembre.

Laura Naka Antonelli 4 Marzo 201615:01

Rimane sotto pressione Piazza Affari, nonostante il rafforzamento di Wall Street successivo alla pubblicazione del report occupazionale Usa di febbraio che, a fronte di un tasso di disoccupazione che è rimasto solido al 4,9%, ha messo in evidenza una creazione di +242.000 posti di lavoro, meglio delle attese. L’indice Ftse Mib segna un calo -0,75%, a quota 18.221,17 punti.

Laura Naka Antonelli 4 Marzo 201615:02

Accelerazione rialzista per i prezzi del petrolio dopo la pubblicazione del report occupazionale Usa, che èp andato meglio delle attese, nonostante la delusione sulla componente dei salari orari. Il contratto WTI balza oltre +1%, riconquistando la soglia dei $35 al barile, mentre il Brent si avvicina a quota $38.

Laura Naka Antonelli 4 Marzo 201615:04

Il report occupazionale Usa dà una spinta al dollaro. Sul valutario, l’euro è sotto pressione, per ora riuscendo a non perdere quota $1,09. Il dollaro sale sullo yen oltre JPY 114.

Laura Naka Antonelli 4 Marzo 201615:48

I titoli minerari si confermano i migliori dell’azionario europeo, con il sottoindice di riferimento che balza al massimo in quattro mesi, con un guadagno +25% dall’inizio del 2016.

Laura Naka Antonelli 4 Marzo 201615:50

Dopo un inizio d’anno decisamente turbolento, l’azionario globale si attesta al record in due mesi, stando a quanto risulta dall’MSCI World Market Index, l’indice che monitora il trend dei listini di 46 paesi diversi. 

MSCI World Market index
Laura Naka Antonelli 4 Marzo 201615:53

L’arresto dell’ex presidente del Brasile Luiz Inacio Lula fa bene ai mercati brasiliani. Per gli analisti, la notizia del coinvolgimento di Lula nello scandalo Petrobras metterà ulteriormente sotto pressione il governo del presidente Dilma Rousseff, che fa già i conti con l’epidemia di Zika, la recessione economica e la sfida dell’impeachment. Gli investitori scommettono su un cambiamento politico nel paese, stretto nella morsa dell’inflazione e della recessione. Il real brasiliano sale oltre +2% nei confronti del dollaro da 3,8 contro $1 a quota 3,7. E l’azionario balza +6% all’inizio delle contrattazioni. 

Laura Naka Antonelli 4 Marzo 201615:57

Il rinnovato ottimismo sulle borse sostiene le quotazioni del rame, che testa il record dalla metà di novembre. Come scrive Reuters: “I prezzi del rame sono saliti al loro massimo in quasi quattro mesi nella sessione di venerdì, sulla scia dell’ottimismo sulle prospettive della domanda e di tagli che aiuteranno il mercato a tornare in una condizione di equilibrio. Il contratto benchmark sul rame scambiato sul London Metal Exchange è salito +1% a $4.905 la tonnellata, apprestandosi a concludere la settimana migliore dallo scorso settembre. Il rame ha testato in precedenza $4.933 la tonnellata, al record dal 12 novembre. 

Laura Naka Antonelli 4 Marzo 201615:58

Boom per le quotazioni del minerale di ferro, con i prezzi che sono balzati oggi +5% a $53,75 la tonnellata, al massimo in cinque mesi.

Laura Naka Antonelli 4 Marzo 201617:40

Borsa Milano in ribasso, il Ftse Mib chiude con -0,38%, a quota 18.278,98. MPS -1,77%, Bper +0,32%, BPM -3,45%, BP ancora peggio con -4,32%. Tra gli altri titoli bancari Intesa SanPaolo -2,10%, Mediobanca -1,91%,Unicredit -2,42%, Ubi Banca -1,95%. Sugli altri settori Exor -0,77%, Eni -0,51%, Finmeccanica -1,30%, Telecom Italia +2,16%, Tenaris +3,74%, Saipem +2,41%.

Laura Naka Antonelli 4 Marzo 201617:43

Il titolo Prysmian, scambiato sull’indice Ftse Mib, chiude in lieve rialzo, riuscendo a resistere con un +0,26% alla nota di Goldman Sachs, che ha ribadito il rating “neutral” sul titolo, tagliando tuttavia il target price da 21 a 19 euro.

Laura Naka Antonelli 4 Marzo 201617:46

Telecom Italia chiude la sessione con un rialzo oltre +2%. Equita ha reiterato il rating BUY e il target a 1,10 euro, affermando che un eventuale uscita dell’AD Marco Patuano sarebbe negativa. Secondo le indiscrezioni Vivendi, che è il principale azionista di Telecom, starebbe pensando di sostituire il numero uno del gruppo.