Economia

Bagno di sangue sui bond, alert asta BTP. Choc tassi iniziato?

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Guardando alla recente performance del mercato globale dei bond, gli analisti di Rabobank hanno espressamente definito il sell off un “bagno di sangue”, chiedendosi tra l’altro se i fondamentali dell’economia giustifichino un balzo dei rendimenti così forte in poco tempo.

La Fed, la Bank of Japan e la Bank of England comunicheranno tutte le loro decisioni di politica monetaria la prossima settimana. In vista delle elezioni Usa, la probabilità che la Fed lasci i tassi invariati è del 90%. Si scommette poi su una probabilità del 72% sull’adozione di una manovra restrittiva a dicembre.

Evidentemente, tuttavia, anche sulla scia del Pil britannico che è andato meglio delle attese, i tassi sono avanzati ovunque. In particolare, quelli dei Treasuries a 10 anni sono balzati al record in cinque mesi, attorno all’1,88%, sulla scia del rialzo – e del contestuale calo del valore dei relativi titoli di stato – dei tassi dei Gilt britannici e dei Bund tedeschi.

Soltanto nel corso di questa settimana, i tassi decennali sul Gilt sono balzati di quasi 20 punti base, a livelli massimi dal voto del 23 giugno, che ha concretizzato la Brexit. E dall’inizio del mese di ottobre il rally è stato superiore ai 50 punti base.

I tassi decennali sui Bund tedeschi sono volati allo 0,219%, al record dall’inizio di maggio, confermando una netta inversione di tendenza rispetto al minimo assoluto del -0,20% a luglio, che era stato toccato a causa della politica di tassi negativi e Quantitative easing della Bce.

Se si comprende il motivo per cui i tassi UK e Usa salgono, insospettisce il balzo dei rendimenti dei bond dell’Eurozona. Evidentemente, gli analisti e gli investitori ritengono che le principali banche centrali del mondo siano vicine ad aver esaurito le loro munizioni, e che la politica monetaria ultra espansiva, anche della Bce, non potrà continuare in eterno.

Sul caso prettamente italiano, occhio all’asta indetta oggi dal Tesoro, che ha fatto sì il pieno, visto che sono stati collocati tutti i 5,25 miliardi di euro di Btp a 5 e 10 anni. I rendimenti tuttavia sono saliti, con quello sul BTP a cinque anni praticamente raddoppiato allo 0,57% dallo 0,28%; quello a dieci anni è balzato all’1,60% dall’1,21% dell’asta di settembre.

Assegnati anche tutti i Ccteu per un importo di 3,25 miliardi di euro ad un tasso dello 0,59%, in rialzo dallo 0,33%. E’ indubbio che i BTP italiani abbiano beneficiato degli acquisti di asset – inclusi i bond italiani – lanciati dalla Bce, per far fronte alla grande crisi dei debiti sovrani dell’Eurozona, che aveva alimentato timori anche sulla possibilità di un default dell’Italia. Diversi analisti nei mesi scorsi hanno lanciato avvertimenti di diverso tipo, accomunati dal sospetto, se non certezza, che le iniezioni di liquidità delle banche centrali avessero ormai reso il valore di molti bond sovrani gonfiato.

E mentre i tassi decennali dei Bund, sul mercato secondario, volano di oltre il 10%, quelli dei BTP salgono del 4,7% all’1,68%. Lo spread Italia-Germania segna un rialzo del 4% sulla soglia di 150 punti base.