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Il presidente Ponzellini e l’alfiere Cannalire minacciavano governo, deputati e funzionari. Leggi intercettazione conversazione con Santanche’. Sms a Paolo Romani: “Vediamoci finche’ abbiamo una banca”.
Da qui al 2014 i prestiti di Pechino faranno salire a 500 miliardi di euro la capacita’ del fondo di salvataggio. FMI e Banca Mondiale visti come i luoghi ideali dove tenere i colloqui delicati.
Da quando le quotazioni hanno sfondato i $1000 l’oncia, gli istituti sono diventati acquirenti netti. Se fosse condotta un’indagine sulle riserve reali, i risultati avrebbero un impatto espolosivo sui prezzi del metallo.
PiĂą di 120 economisti hanno pubblicato un appello sul quotidiano francese Le Monde in cui si pronunciano contro il Fiscal compact: “portatore di una logica recessiva che aggraverĂ gli squilibri attuali”.
Le banche hanno ripreso a lucrare quando concedono mutui. “Erogano prestiti come se niente fosse cambiato e li vendono sul mercato a un premio significativo”. Stanno approfittando dell’operazione QE3 promossa dalla Fed.
Madrid aumenta a dismisura il debito. Il primo ministro targato Bruxelles Mariano Rajoy (foto) spinto a chiedere il salvataggio all’ESM invece di finanziarsi sul mercato. Moody’s: le banche hanno bisogno di piĂą capitale rispetto a quanto atteso: il doppio rispetto a quanto stimato dal governo. E l’Italia…
Nel giro di «pochi anni» si potrebbe arrivare all’«azzeramento» del patrimonio netto, aprendo «un problema di sostenibilitĂ dell’intero sistema pensionistico». Colpa dell’impatto della fusione con Inpdap e Enpals.
Le telefonate riservate legate all’inchiesta sui fidi facili in Bpm. Le informazioni all’ex dg del Tesoro arrivavano tramite Cannalire e le sue entrature romane. Il capo del Tesoro verso le dimissioni?
A un convegno di Bankitalia l’economista da’ una lezione a Bazoli (Intesa) e Ghizzoni (Unicredit): “pubblichiamo tutte le consulenze e i pareri che chiedete ad avvocati, notai e commercialisti a supporto delle vostre decisioni”.
Volge al termine la vicenda della holding travolta da oltre 100 milioni di debito. Per gli obbligazionisti e i risparmiatori la migliore soluzione sarebbe il concordato. A ogni modo andranno persi gli interessi maturati.