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Secondo Bullard, i salari nominali non sono in grado di prevedere l’inflazione e la Fed non ha bisogno di fare molto ora sul tasso di interesse
Il presidente della Fed di St Louis, James Bullard, ha dichiarato che “i dati di bassa disoccupazione probabilmente non sono indicatori di inflazione significativamente più elevata nel raggio delle previsioni”. Il commento, rilasciato presso la Washington University di St Louis, allontana la possibilità di ulteriori rialzi dei tassi Fed a giugno. Il percorso di due
La crescita economica negli Stati Uniti è in un perenne stato di debolezza secondo l’esponente del braccio di politica monetaria della Fed James Bullard e pertanto l’attuale assetto dei tassi di interesse è appropriato. L’elevata domanda per i beni rifugio, la limitata espansione della produttivitĂ e il tasso di partecipazione alla forza lavoro ancora deludente
Se la Federal Reserve dovesse alzare il costo del denaro anche solo un’altra volta nel 2017 dopo la stretta monetaria di 25 punti base di marzo andrebbe bene. A dirlo è il membro del FOMC, il braccio di politica monetaria della Fed, James Bullard, secondo il quale in caso di una nuova recessione la prima
La Federal Reserve appare sempre piĂą spaccata a metĂ . A fronte di chi ritiene che questo sia il momento giusto di continuare ad alzare i tassi, ci sono altri che non avvertono l’esigenza di muoversi in fretta. E’ sicuramente il caso di James Bullard, presidente della Fed di St. Louis che, in un discorso presso
Bullard ha comunque detto che il parlare di “rialzo dei tassi graduale” sta minando la credibilitĂ della Fed e ha confermato al contempo di credere in un rialzo dei tassi nell’arco dei prossimi due anni.
Secondo il presidente della Fed di St. Louis James Bullard un solo rialzo dei tassi è necessario nell’immediato. Nonostante i dati positivi sul mercato del lavoro Usa relativi al mese di giugno, secondo l’esponente del direttorio della banca centrale americana l’economia è ancora impantanata in un periodo di bassa crescita e in un regime di
Da ultra falco a colomba: il governatore della Fed di St. Louis ammette che la locomotiva economica americana si è fermata.
Partenza cauta per la Borsa Usa, all’indomani degli attentati di Bruxelles.
Le parole al vetriolo del membro con diritto di voto del board di politica monetaria Usa affossano i listini. Aumenta rischio di ammutinamento alla Federal Reserve.