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Il greggio sotto $40 trascina in basso Wall Street

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NEW YORK (WSI) – Chiusura in rosso per gli indici di Wall Street con gli investitori che rimangono prudenti all’indomani degli attacchi a Bruxelles e in vista della festività di mercato venerdì. Gli investitori sembrano optare per le prese di profitto dopo cinque settimane di fila in rialzo.

Il Dow Jones ha ceduto 80 punti, lo 0,46%, a quota 17.502. L’S&P 500 ha perso 13 punti, lo 0,64%, a quota 2.036,71. Il Nasdaq ha lasciato sul terreno 52,80 punti, l’1,10%, a quota 4.768,86.

Gli indici sono stati appesantiti dallo scivolone del petrolio, che a sua volta ha trascinato al ribasso il settore energetico (-2%). Il fatto che il greggio sia tornato sotto i 40 dollari al barile, almeno dal punto di vista psicologico, non ha aiutato. Al Nymex, il contratto a maggio ha finito a 39,79 dollari al barile, un calo del 4%. Si tratta della flessione maggiore dall’11 febbraio scorso causata da un incremento delle scorte Usa superiori alle stime.

Nel reddito fisso, i Treasury si sono rafforzati per la prima volta dopo due sedute in calo. Secondo i trader ad avere sostenuto i titoli di stato Usa e’ stato un dollaro forte e volumi sottili, che in quanto tali potrebbero avere accentuato il loro andamento. Domani questo mercato chiudera’ in anticipo, alle 19 italiane, in vista della Pasqua. Anche bassi rendimenti offerti dai titoli sovrani di Germania, Giappone, Regno Unito, Francia e Svizzera continuano a rendere piu’ attraenti quelli americani.

Il decennale ha guadagnato 17/32 con rendimenti – che si muovono inversamente ai prezzi – all’1,873% dall’1,935% di ieri. Per un confronto, il Bund tedesco con la stessa scadenza ha finito allo 0,19% dallo 0,213% di ieri. Il trentennale americano e’ salito di 1 13/32 al 2,649%. Il titolo a due anni ha aggiunto 2/32 allo 0,852% e quello a cinque anni ha registrato un rialzo di 9/32 all’1,352%.

Il mercato intanto soppesa i commenti di esponenti della Federal Reserve a sostegno di nuovi aumenti dei tassi di interesse quest’anno, in uno scenario in cui l’economia continua a mostrare segni di resilienza. Le ultime parole pronunciate da Bullard hanno aumentato il rischio di un ammutinamento in seno al braccio di politica monetaria dell’istituto centrale.

In un intervento all’emittente Bloomberg TV, Bullard, membro con diritto di voto del FOMC, ha detto che vuole prendere le distanze dalle previsioni del board sui tassi, aggiungendo senza troppi entusiasmi che la politica della Fed è “in uno stato abbastanza buono“. Bullard ha detto che è sempre più preoccupato dalle linee guida fissate dalla banca, che prevedono le stime in materia di tassi di ogni singolo membro del board e che potrebbero avere contribuito al crollo dei mercati di inizio 2016.

Tra le storie societarie, fari su Nike che lascia sul terreno il 4,9% dopo la pubblicazione di ricavi trimestrali sotto le stime.

Borsa Usa in calo dopo commenti Bullard (Fed)