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Lacker (Fed): l’inflazione è pronta a risalire in modo sostenuto

“I dati recenti sull’inflazione, in quanto piĂą solidi del previsto, suggeriscono il fatto che i rischi di un rialzo dei prezzi sono cresciuti, magari non in modo significativo, ma penso in una misura degna di nota”, così il numero due della Federal Reserve, Jeffrey Lacker, in una conferenza presso la Banca di Francia a Parigi.

Fed, Yellen meno rassicurante del previsto

Malgrado gli ultimi dati deludenti, il governatore della banca centrale si aspetta che “nel medio termine” l’inflazione torni a crescere al passo annuale del 2%.

Lavoro Usa: creati meno posti del previsto a gennaio

Dati deludenti rispetto al 2015. Salari medi saliti ma non è per forza un buon segno. Tasso partecipazione forza lavoro invariato su livelli bassi.

Greenspan: “E’ questo il problema estremamente pericoloso”

In un’intervista alla Cnbc, l’ex presidente della Fed punta il dito su un particolare rialzo delle spese Usa (che sono ben piĂą basse della media Ocse).

Economia Usa tenta rimbalzo, ma qualcosa potrebbe andare storto

Tanti i punti interrogativi in un sondaggio condotto tra 85 economisti. Nel secondo trimestre Pil potrebbe raddoppiare, purchĂ©…

Pil mondiale smentirĂ  i pessimisti

Lo dicono gli analisti di Jp Morgan, secondo cui a trainare la crescita globale saranno gli Stati Uniti.

Doccia fredda lavoro Usa, creati solo 126 mila posti a marzo

E’ il dato piĂą basso dal 2013. Le attese del mercato erano di 245 mila nuovi posti. Tasso disoccupazione fermo al 5,5%.

Delusione Pil Usa: +2,6% nel quarto trimestre 2014

La crescita statunitense rallenta il passo rispetto al +5% del terzo trimestre. Accelerano i consumi, grazie a calo bolletta energetica: +4,3% trimestrale, mai progresso così alto dal 2006.

Fed: Beige Book, economia Usa in buona salute, i consumi crescono

Lo sviluppo è però “modesto”. Mercato lavoro migliora, assunzioni in aumento, inflazione sotto controllo.

Usa: Ism non manifatturiero scende piĂą del previsto

A settembre il dato ha segnato una flessione su base mensile da 58,6 a 54,4 punti. Gli economisti avevano previsto un calo a 57,2 punti.