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È quanto si legge nell’ultimo documento della Fed. Intanto gli investitori tornano a credere che la banca centrale Usa possa alzare i tassi quattro volte nel 2018.
È la previsioni degli economisti dell’Economist Intelligence Unit: “Fine del ciclo si avvicina”
Un superindice sviluppato da Aberdeen Asset Management corregge i numeri ufficiali sul Pil. E vede 4 rialzi dei tassi entro il 2018.
Per gli analisti della banca d’affari ci sono i primi segnali che il boom economico non durerà lungo. Calo dollaro e vendite sui mercati, tra le conseguenze principali.
Le previsioni in pillola dei re dei bond nel suo ultimo webcast: tutti i grafici e gli spunti più interessanti poco prima delle riunioni di Bce e Fed.
L’ex direttore dell’ufficio di Bilancio della Casa Bianca durante la presidenza di Ronald Reagan: “Non ci sarà nessun taglio delle tasse, ma una paralisi nel governo”.
Il numero di americani che hanno fatto richiesta per la prima volta dei sussidi di disoccupazione è sceso alla fine di gennaio di 14.000 unità, a 246.000 unità, valore estremamente basso che potrebbe confermare una ulteriore crescita del mercato del lavoro Usa. Domani sarà reso noto, a tal proposito, il report occupazionale di gennaio. Il
NEW YORK (WSI) – “Continuiamo a ritenere probabile che la Federal Reserve, durante il prossimo meeting previsto per il 15 giugno, inviterà gli analisti a prepararsi per un possibile rialzo dei tassi a settembre”. Così gli analisti di Mirabaud in una nota odierna in cui sottolineano che “Gli ultimi interventi tenuti dal presidente della banca
A causa di “rischi molto evidenti” Citigroup ha tagliato l’outlook per la crescita degli Stati Uniti per il 2016-2017. Per molto tempo si è speculato sulla robustezza incerta della ripresa americana, paventando una possibile recessione. “Il nostro outlook ha poche possibilità di essere sorpreso al rialzo, ma i rischi verso il basso sono molto evidenti”,