Borse negative, Cina alza i toni della guerra commerciale e tecnologica con gli Usa
Nonostante un mini recupero sul finale, Piazza Affari, penalizzata insieme agli altri mercati europei dalle nuove tensioni commerciali Usa-Cina, non riesce ad archiviare la seduta sopra la partità. L’indice Ftse Mib che cede lo 0,22% a quota 21.105 punti. In calo i titoli bancari, CNH Industrial, Ferrari, Stm, Unipol, Amplifon e Saipem. Tengono invece Terna, Juventus, Italgas e Buzzi Unicem.
La chiusura è negativa anche per le altre principali Borse europee, dopo che Pechino ha alzato i toni nella guerra verbale con Washington in tema di commercio e prodotti tecnologici con delle nuove minacce. Lindice paneuropeo EuroStoxx 50 cede circa lo 0,30%. In calo i bancari, Basf, Daimler, Bmw, Unibail e Philips.
Alla chiusura delle Borse europee, sul Forex il cross euro dollaro quota $1,1160. Tra le materie prime il petrolio Wti viaggia in rialzo di quasi un punto percentuale a 63,40 dollari al barile. Sul mercato obbligazionario secondario tensione sempre altina sui Btp. Lo spread di rendimento tra Btp e Bund a 10 anni si attesta a 277 punti base. Il titolo italiano decennale rende il 2,67% al momento.
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