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Borse euforiche e seduta record in Cina: i motivi e i dubbi degli analisti

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Le Borse sono euforiche stamattina, dopo il balzo del 3% della piazza cinese, il miglior risultato da tre mesi a questa parte. Il fattore principale dietro agli acquisti è la speranza che Cina e Usa stringano la pace sul fronte commerciale.

Ma il mercato obbligazionario è decisamente sottotono e l’andamento fa pensare che gli investitori nei Bond sono concentrati più sulle possibilità di una recessione che sulle prospettive di una distensione delle tensioni commerciali tra le due principali economie al mondo.

Un altro elemento favorevole ai listini azionari e agli asset rischiosi a inizio settimana sono le prospettive di una nuova iniezione di liquidità da parte della Bce. È da un anno che le autorità della banca centrale e quelle politiche europee vanno ripetendo che la frenata dell’economia è un fenomeno passeggero. Ma intanto è passato un anno. se le cose non migliorano in fretta, c’è veramente la possibilità, come ha accennato il membro del board Benoit Coeuré, che Mario Draghi faccia di nuovo “fuoco” con il bazooka monetario.

Borse e Bond: “ne rimarrà uno solo”

Come segnalato in precedenza su queste pagine, gli acquisti di mercato stanno confluendo sia nel mercato azionario sia in quello obbligazionario e il trend secondo la stragrande maggioranza gli analisti non può continuare. Se la situazione economica migliorerà le Borse potrebbero avere la meglio, se non sarà così potrebbero essere avvantaggiati i Bond, che offrono ritorni da investimento più sicuri.

Mark Jolley, global strategist di CCB International Securities, ritiene che il clima di fondo rimanga negativo: “Guardate come sono stati deboli i mercati nella sessione di venerdì e guardate come sono forti oggi. Sono molto volatili e questa volatilità che stiamo osservando su base giornaliera sta a significare che le persone non sono sicure di cosa stia accadendo”.