Economia

Poste italiane: ricavi sopra 3 mld, nonostante riduzione plusvalenze Btp

Primo trimestre in crescita per Poste Italiane che, nonostante una riduzione delle plusvalenze sulla vendita dei titoli di Stato, da sempre spinta positiva ai risultati del gruppo, si lascia alle spalle il periodo gennaio-marzo con ricavi sopra quota 3,045 miliardi (+6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno). Bene anche l’utile netto pari a 501 milioni di euro, in progresso del 16% rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre il risultato operativo (EBIT) ha raggiunto 706 milioni di euro, registrando un incremento del 14%.

La composizione dei ricavi

Entrando nel dettaglio dei ricavi:

  • la divisione Corrispondenza e pacchi ha toccato 934 milioni, in crescita del 4,6% su base annua,
  • i servizi finanziari sono aumentati a 1,3 miliardi, in crescita del 5% su base annua, grazie alla crescita del margine di interesse e delle commissioni;
  • i servizi assicurativi sono saliti a 397 milioni, in aumento dell’1% grazie soprattuttto al business protezione;
  • i servizi Postepay si sono porati 379 milioni, registrando un incremento del 17,3% grazie soprattutto alla crescita dell’e-commerce (+16%).

Attività finanziarie in crescita

Nel frattempo, le attività finanziarie investite dei clienti del gruppo hanno raggiunto i 586 miliardi, in crescita di 5 miliardi di euro da dicembre 2023, supportate da una raccolta netta di 2,8 miliardi e da un effetto positivo sui valori di mercato degli attivi pari a 2,3 miliardi.

“È stato un inizio di anno molto positivo, con ricavi complessivi di gruppo superiori a 3 miliardi e contributi da tutti i segmenti, in linea con la nostra strategia” ha commentato Matteo del Fante, ad di Poste Italiane ai conti del primo trimestre. “Questi risultati – ha aggiunto – dimostrano come stiamo attuando il nostro piano in modo rigoroso, con un continuo focus sul raggiungimento dei risultati commerciali e sulla razionalizzazione dei costi. I trend commerciali sono stati favorevoli in tutti i settori, poiché i nostri clienti continuano a considerare Poste Italiane come un rifugio sicuro per i loro risparmi e un luogo di riferimento per la maggior parte delle loro esigenze quotidiane. Una raccolta netta positiva nei prodotti di gestione del risparmio e in quelli assicurativi, insieme a depositi retail stabili, ne sono la prova”.

Nuovo accordo con CDP

Il consiglio di amministrazione ha intanto approvato anche il nuovo accordo sul risparmio postale per il triennio 2024-26: secondo i termini approvati, è previsto che la remunerazione annua per il servizio di raccolta e gestione di Buoni e Libretti da parte di Poste Italiane sia compresa tra un minimo di 1,60 miliardi di euro e un massimo di 1,90 miliardi di euro a fronte di obiettivi di raccolta netta concordati.

L’accordo raggiunto con Cdp per il triennio 2024-26 è “molto importante” ha detto Del Fante, parlando dell’intesa sulla gestione del risparmio postale. In termini di remunerazione, nel 2023 era pari a 1,73 miliardi, quindi “si può dire che siamo in continuità o potenzialmente marginalmente in miglioramento rispetto all’anno scorso”.