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Borse: dopo otto anni, fase rialzista al termine

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Ci siamo: i mercati azionari compiacenti e resilienti che abbiamo conosciuto negli ultimi anni potrebbero essere al capolinea con le Borse ormai in procinto di uscire dalla fase rialzista pluriennale. Per la prima volta da diverso tempo, ossia dalle elezioni presidenziali Usa di novembre 2016, l’indice della volatilità del VIX non si portava sopra i 19 punti. C’è crescente nervosismo tra gli investitori in particolare per la paura dell’incremento dell’inflazione e per la risalita dei rendimenti dei tassi obbligazionari.

Difficilmente saranno molti stavolta i trader ad approfittare del calo delle Borse per comprare. Di solito i selloff scatenati dal mercato obbligazionario e dal balzo della volatilità, sono qui per rimanere. “Segnala la fine della fase rialzista” che durava ormai da otto anni, dice a Bloomberg Rich Weiss, chief investment officer e senior portfolio manager del broker American Century Investments, che ha in gestione asset per un valore complessivo di $179 miliardi.

Visto il contesto economico “la Federal Reserve sarà costretta ad alzare i tassi di interesse” con veemenza. Il mercato dei bond è consapevole del fatto che “la crescita economica coordinata alimenterà prima o poi l’inflazione” da più fronti, come certificano in parte anche le cifre sull’incremento dei salari del report occupazionale Usa di gennaio pubblicato venerdì scorso.

Mentre a Piazza Affari continuano a pesare le speculazioni al ribasso dei grandi fondi hedge, gli investitori di tutto il mondo stanno calibrano le loro posizioni in vista di una politica monetaria più aggressiva da parte delle banche centrali e in particolare della Fed, che potrebbe imporre quattro rialzi dei tassi quest’anno.

Un altro fattore che genera dubbi sulla capacità delle Borse di resistere e confermare la fase positiva riguarda l’alert mandato dai mercati obbligazionari. I rendimenti dei Treasuries Usa decennali hanno raggiunto la soglia di pericolo del 3%, che secondo i guru dei Bond Jeff Gundlach e Bill Gross aprirà una fase negativa nel reddito fisso che avrà un impatto anche sui mercati azionari, scatenando una possibile pioggia di vendite sulle Borse.