Borsa Milano nervosa, dopo un avvio di sessione positivo, sostenuto dai rialzi che hanno interessato i mercati asiatici e in particolare la borsa di Tokyo che, nel suo primo giorno di contrattazioni del 2017, ha riportato un balzo superiore a +2%. Shanghai verso l’alto per il terzo giorno consecutivo. Effetto traino da Wall Street, che ha visto lo S&P 500 riportare nella prima sessione del 2017 il balzo migliore in quattro settimane, sulla scia delle nuove indicazioni arrivate dal fronte macro, in primis con la pubblicazione dell’Ism manifatturiero di dicembre. In generale l’azionario europeo ritraccia dal massimo in un anno.
L’indice Ftse Mib di Piazza Affari mostra un certo nervosismo e, in una seduta in cui a livello europeo dominano le vendite sui titoli retail – complice il crollo del titolo Next superiore a -10% – assiste a un trend misto – dopo gli acquisti iniziali- dei titoli bancari – e vede tra i peggiori il titolo STM.
Gli analisti si interrogano tuttavia sulla sostenibilità del rally globale che, iniziato dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni Usa, si è esteso anche agli inizi del nuovo anno.
I traders, stando a quanto fa notare Bloomberg, tentano di ignorare alcuni campanelli di allarme, lanciati, tra gli altri, dall’ex segretario al Tesoro Lawrence Summers. Summers ha avvertito che le politiche di Trump potrebbero avere conseguenze inattese sull’economia numero uno al mondo, mentre secondo gli analisti di Eurasia Group il 45esimo presidente americano potrebbe contribuire a creare il maggiore livello di instabilità globale dalla Seconda Guerra Mondiale.
Sullo sfondo anche i timori sull’escalation delle pressioni inflazionistiche, dopo i nuovi dati che sono arrivati dal fronte economico dell’Eurozona
Sul mercato del forex, giornata meno brillante per il Super dollaro, con il Dollar Index che ritraccia dai massimi dal dicembre del 2002, dunque dal record in 14 anni. Focus sul trend dell’euro osservato speciale sempre più vicino alla parità, dopo aver bucato la soglia di $1,04 nelle ultime ore.
Occhio anche alle oscillazioni del petrolio che, dopo aver testato il record in 18 mesi, è sceso verso la fine delle contrattazioni dei mercati Usa, per poi tornare a recuperare terreno.
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Il titolo Banco BPM continua a correre e si conferma tra i titoli migliori dello Stoxx Europe 600. Sul Ftse Mib corrono ancora i titoli bancari. Lo spread è in calo a 155 punti base, l’euro tenta la ripresa e si riassesta nei confronti del dollaro sopra quota $1,04. Ecco il trend dei titoli migliori dell’azionario europeo.

L’indice settoriale bancario dell’azionario europeo è in crescita di quasi +1%, dopo la notizia che il meeting dei principali supervisori delle banche e dei banchieri centrali previsto per questo fine settimana per considerare un nuovo piano di riforme è stato rimandato. Lo ha comunicato la stessa Commissione di Basilea sulla Supervisione bancaria. Di fatto, viene per ora rimandata la finanlizzazione delle norme Basilea III sul comparto bancario relative alla definizione dell’attivo ponderato per il rischio, che avevano fatto temere su nuove richieste di capitale per gli istituti di credito, tanto che si era parlato di “Basilea IV”.
I titoli peggiori dell’azionario europeo.

Effetto rinvio norme Basilea, l’indice Ftse Mib di Piazza Affari è in rialzo per la terza sessione consecutiva dall’inizio dell’anno e beneficia proprio degli acquisti sulle banche. Ancora una volta gli acquisti si concentrano sul titolo Banco BPM, che ha fatto il suo debutto in borsa – dopo la fusione tra BP e BPM – nella prima seduta del 2017 della borsa di Milano – con un rally fino a +9% che si è ripetuto ieri: con toni meno entusiastici, ma sempre di tutto rispetto. Oggi il titolo Banco BPM si conferma ancora tra i migliori dell’azionario europeo, salendo del 2,24%. Buy anche su Ubi Banca +2,59%, Bper Banca +1,74%,. Tra gli altri titoli scambiati sul Ftse Mib, risultano tra i peggiori Stm -2,94%, Saipem -1,31%, Atlantia -0,8%.
L’indice PMI servizi dell’Italia ha rallentato il passo a dicembre. E’ quanto emerge dal sondaggio Markit/ADACI: il dato scende a dicembre a 52,3 punti dai 53,3 punti del mese precedente. Per l’indice Pmi servizi italiani si tratta comunque del settimo mese consecutivo di espansione.
Nel mese di dicembre 2016 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,4% su base mensile e+ 0,5% su base annua, ovvero rispetto al dicembre del 2015. E’ quanto risulta dalle stime preliminari dell’Istat. L’Istat precisa tuttavia che in media nell’intero anno 2016, i prezzi al consumo sono scesi dello 0,1%, confermando come l’Italia sia scivolata in deflazione per la prima volta dal 1959 (in quel caso la dinamica annuale dei prezzi fu pari a -0,4%).
Sui mercati il trend dei prezzi del petrolio, in deciso recupero rispetto ai minimi del 2016.
Sul mercato valutario, uno dei temi più seguiti è rappresentato dallo yuan. Le aspettative sulla svalutazione della moneta balzano ai massimi su base annua.

La performance del dollaro, ieri balzato al record in 14 anni, è un altro dei temi più seguiti nel 2017.

Virata in rosso per Borsa di Milano così come dell’azionario europeo. Il listino Ftse Mib perde -0,24% a 19.526,91 punti. Tra i titoli migliori Ferragamo +3,95%, Ubi Banca +3,22%, Intesa SanPaolo +1,92%, Italgas +1,65%, mentre i peggiori sono STM -3,22%, Saipem -2,02%, Exor -1,47%, Bper Banca -1,37%. Sull’azionario europeo pesa soprattutto il dietrofront dei titoli retail, sulla scia del crollo superiore a -10% del titolo Next. L’azionario europeo ritraccia così dal record in un anno.

Positiva la performance dei futures sugli indici azionari Usa.

Resiste in Europa il comparto bancario.

In calo i rendimenti dei bond sovrani. Gli analisti spiegano il trend facendo notare che, sebbene l’inflazione dell’Eurozona sia salita a dicembre a un tasso +1,1% – superiore alle attese – l’inflazione core è cresciuta su base annua di appena +0,9%.
Anche oggi rialzo per i prezzi del petrolio. Domani i dati settimanali sulle scorte Usa.

Avvio lievemente positivo per l’azionario europeo. Il Ftse Mib di Piazza Affari apre con un rialzo di mezzo punto percentuale circa.