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Borsa Milano in rally, banche volano fino a +10%

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MILANO (WSI) – Una certa calma per lo meno relativa è tornata nelle sale operative, forse anche per via della chiusura temporanea delle ostilità nel Regno Unito e in Eurozona in vista del referendum del 23 giugno sull’uscita di Londra dall’area Ue. Dopo la morte del deputato labour filo europeista Jo Cox – uccisa da un fanatico nazionalista – le campagne elettorali del fronte dei pro e contro la Brexit sono state interrotte.

I titoli di Borsa sono in ripresa in tutto il mondo dopo le batoste degli ultimi giorni (4 cali nelle ultime 5 sedute). A Piazza Affari, in calo di oltre il 20% da inizio anno, focus sull’ottimo recupero delle banche e anche su RCS, nel giorno del possibile rilancio dell’offerta di Cairo e dopo che il gruppo editoriale ha perfezionato l’accordo per un finanziamento del valore di massimo 352 milioni. MPS +5,40%, BPM +8,95%, BP +9,6%, Bper +8,73%, Banca Mediolanum +3,10%, Intesa SanPaolo +4%, Unicredit +9,44%, Ubi Banca +9,96%, Mediobanca +4,01%.

Solidi anche i titoli di altri settori, come Cnh Industrial +4,83%, Eni +3,25%, Saipem +5,46%, Telecom Italia +3,92%, Unipol +6,43%, FCA +2,50%.

L’indice di riferimento dell’azionario europeo, lo Stoxx Europe 600, ha terminato la sessione in rialzo +1,9%. Il trend su base settimanale è tuttavia negativo, così come, nonostante i rialzi odierni, è negativa la performance settimanale dei prezzi del petrolio, con il Brent che ha ceduto (vedi grafico) -3,25%. Nella sessione odierna, il Brent e il WTI sono balzati di quasi +3%, superando rispettivamente $48 e $47.

Sul valutario, euro-dollaro oltre $1,12, in rialzo, mentre dollaro-yen piatto, poco al di sopra di JPY 104. Euro-yen oltre JPY 117, euro-sterlina in calo a GBP 0,7879; sterlina-dollaro in ripresa, si avvicina a $1,43.

L’indice giapponese del Nikkei ha guadagnato più di un punto percentuale oggi e anche in Europa prevalgono le puntate rialziste.

Ieri sono tornate le vendite innescate dall’inerzia delle banche centrali (Banca del Giappone, Banca d’Inghilterra e Banca Nazionale Svizzera) a intervenire sui mercati in attesa del responso del referendum sulla Brexit. Le quote dei bookmaker e le rilevazioni nei sondaggi hanno visto aumentare l’eventualità di una vittoria del fronte favorevole all’uscita dall’Europa.

Sul mercato dei titoli di stato, forte ritracciamento dello spread BTP-Bund che è tornato sotto quota 150 punti base, a fronte di tassi sui BTP decennali attorno all’1,50% e tassi sui Bund tedeschi a 10 anni tornati positivi allo 0,02% dopo essere scesi sotto lo zero, nelle sessioni precedenti, per la prima volta in assoluto.

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