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Borsa Milano giù con banche, male BP. In Cina diffuso report choc

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ROMA (WSI) – Azionario europeo per lo più positivo, a fronte di una Borsa Milano che invece è rimasta ancora ostaggio delle banche e che ha assistito soprattutto alle vendite sulle popolari, Banco Popolare sopratutto. Il titolo ha ceduto più dell’8,8%, dopo che, nella giornata di sabato, l’assemblea ha dato il via libera all’aumento di capitale da 1 miliardo, soddisfacendo così le richieste della BCE sulle condizioni da rispettare per procedere alla fusione con BPM. Bene il titolo Campari, oltre +3,5% dopo i conti.

In generale, sull’azionario globale il sentiment è cauto, dopo la pubblicazione del report occupazionale degli Stati Uniti, diffuso lo scorso venerdì, che ha alimentato nuovi dubbi sullo stato di salute dell’economia Usa. Smorzate le speculazioni su un rialzo dei tassi da parte della Fed, fattore che ha conseguenze sul valutario. Il Dollar Index rimane infatti piatto, oscillando attorno a 93 punti circa.

Non dura il rally sul mercato delle materie prime dei prezzi del petrolio. I mercati tornano a guardare ai timori legati ai fondamentali e nello specifico all’offerta in eccesso piuttosto che alle conseguenze dell’incendio devastante in Canada, tradottosi in una frenata delle forniture degli impianti petroliferi, e delle dimissioni inattese del ministro petrolifero dell’Arabia Saudita, Ali al-Naimi. Al suo posto subentrerà Khalid al-Falih, presidente di Saudi Aramco. Il cambio di guardia secondo gli analisti potrebbe essere interpretato come l’avvio di una nuova era, in cui l’Arabia potrebbe decidere di lasciare i prezzi del petrolio in balia delle forze di mercato.

Appuntamento poi con l’Eurogruppo, che è chiamato a decidere, di nuovo, sul destino della Grecia e a discutere sulla possibilità di un taglio al debito. Brutte notizie dalla Cina, con il report choc diffuso dal quotidiano People’s Daily (praticamente un organo di stampa del governo), in cui un alto funzionario ha scritto che “la ripresa (della Cina) non sarà a forma di U, e neanche di V, ma a forma di L“.

Il report spiega che gli investitori non dovrebbero avere aspettative alte, non solo sulla ripresa dell’economia, ma anche sul lancio di nuove misure di stimoli di politica monetaria. A tal proposito, il quotidiano People’s Daily scrive che la Cina dovrebbe addirittura abbandonare l’idea di rendere più espansiva la propria politica monetaria, aggiungendo poi che il paese “non utilizzerà i mercati azionari, il forex e gli strumenti del mercato immobiliare per assicurare la crescita economica”.