MILANO (WSI) – Il countdown per giovedì 23 giugno, giorno che decreterà il destino del Regno Unito e dell’Ue, è nella sua fase finale. Giovedì sarà il giorno in cui milioni di britannici si recheranno alle urne per sostenere o bocciare lo scenario Brexit, con il fronte dei favorevoli a rimanere nel blocco – dei “Remain” – che si batteranno a colpi di voti contro chi da mesi se non da anni auspica un Regno Unito libero dal giogo di Bruxelles.
Il recupero del fronte “Remain” – stando all’esito dei sondaggi diffusi nel Regno Unito durante il week end – e il conseguente rialzo della sterlina della sessione odierna sui mercati valutari ha sostenuto l’azionario asiatico, con l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo balzato anche oltre +2%, grazie all’indebolimento dello yen. Snobbato così dall’azionario giapponese il dato relativo alla bilancia commerciale del Giappone, che ha messo in evidenza un tonfo superiore a -11% delle esportazioni nel mese di maggio.
Sul fronte delle materie prime, il petrolio riporta un trend positivo, di quasi +2%, con il Brent che si riavvicina a quota $50 e il contratto WTI Crude solido sopra i $48. Oro sotto pressione, torna sotto $1.300 l’oncia, ampiamente superata nella giornata di ieri.
Sul mercato dei titoli di stato, lo spread BTP-Bund è in forte ritracciamento, attorno a 140 punti base, con i tassi sui BTP decennali attorno all’1,46% e tassi sui Bund tedeschi a 10 anni che, dopo essere scesi la scorsa settimana al di sotto dello zero, testando per più volte nuovi minimi record negativi, che balzano oltre +150%, attestandosi sopra lo zero, allo 0,064%.
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