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Allarme Dalio: “Usa in recessione prima delle elezioni”

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L’economia americana sta peggiorando e c’è una probabilità del 40% che gli Stati Uniti possano sperimentare una recessione prima delle elezioni presidenziali del 2020. A dirlo è Ray Dalio, fondatore del più grande hedge fund del mondo, Bridgewater Associates che, durante un’intervista alla CNBC, ha spiegato:

“Le recessioni sono sempre inevitabili, l’unica domanda è: ‘Quando’?” ha detto Dalio, aggiungendo: “Penso che prima delle prossime elezioni, ci sia una probabilità del 40% che gli Stati Uniti finiscano in recessione”.

Un’ipotesi quella di Dalio che trova conferma nell’inversione della curva dei rendimenti: mercoledì scorso per la prima volta dal 2005, il tasso dei treasuries statunitensi a dieci anni è sceso sotto quello dei titoli a due anni. Un indicatore da molti ritenuto affidabile come anticipatore della recessione.

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Lo spettro della recessione non incombe solo sugli Stati Uniti. Per restare in Europa, il prodotto interno lordo in Germania, la più grande economia europea, si è ridotto dello 0,1% nel periodo aprile-giugno rispetto al trimestre precedente. In Asia, Singapore – importante centro finanziario – ha registrato una contrazione economica analoga.

“il  rallentamento economico a livello globale spingerà le banche centrali, compresa la Federal Reserve americana, ad allargare le maglie della politiche monetarie” ha affermato Dalio. Ma tagliare i tassi di interesse così tardi nel ciclo economico potrebbe non essere efficace nello stimolare l’economia”.

In tal caso, secondo Dalio, le economie mondiali ricorreranno probabilmente all’indebolimento delle loro valute per favorire le esportazioni e, quindi la crescita. Nessuna meraviglia, dunque, se nei “prossimi tre anni sentiremo parlare sempre più spesso di guerre valutarie”.

Preoccupazioni analoghe sono arrivate anche dall’agenzia S&P’s secondo cui il rischio di una recessione Usa nei prossimi 12 mesi si pone al 30-35%,un livello superiore al 25-30% dell’ultimo trimestre.

“Le nostre probabilità calcolate sulla base degli spread dei mercati finanziari al 34,9%, sono quasi in cima a questo intervallo riflettendo la possibilità che un inasprimento delle condizioni finanziarie possa portare a un rallentamento più netto”, afferma l’agenzia di rating nel Rapporto.