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Rialzo tassi Fed, dollaro straccia ogni record. Giù oro, bond, asset emergenti

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In una seduta che oggi sarà orfana di Wall Street, a causa della festività del Thanksgiving, gli investitori si focalizzeranno ancora sulle novità arrivate nelle ultime ore dal fronte Usa A Piazza Affari invece l’attenzione è rivolta in particolare all’aumento di capitale di Mps nel giorno dell’assemblea, quando siamo sempre più a ridosso del referendum costituzionale.

Gli ultimi dati arrivati dal fronte economico degli Stati Uniti e la pubblicazione delle minute da parte della Federal Reserve hanno rafforzato le speculazioni su un aumento dei tassi nella prossima riunione della Banca centrale americana. Il dollaro – misurato dal Bloomberg Dollar Spot Index – ha esteso la fase rialzista, balzando al record in oltre un decennio, ossia da almeno il 2005, mentre le vendite si sono abbattute su bond e oro.

Sotto attacco soprattutto gli asset dei paesi emergenti, ma anche i Treasuries Usa, che scontano lo scenario di un imminente rialzo dei tassi guida da parte della Fed. La pubblicazione delle minute relative all’ultima riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, ha spazzato qualsiasi dubbio sull’adozione di una manovra restrittiva ormai imminente. Ancora in rialzo i rendimenti decennali dei Treasuries, che si aggirano attorno al 2,35%.

Il peso messicano, in particolare, è precipitato al minimo in otto anni e lo yen si aggira al minimo in oltre sette mesi, con il rapporto dollaro-yen che si sta avvicinando anche a quota JPY 113. Per lo yen novembre si sta confermando il mese peggiore dal 2009. Sul forex attenzione anche alle quotazioni dell’euro-dollaro. Prosegue intanto il rally dei metalli di base, con il rame che oscilla al London Metal Exchange al livello massimo in più di un anno e lo zinco che si avvia a chiudere al record di chiusura dal 2010.

Dopo la pausa di mercoledì, la borsa di Tokyo ha riaperto le contrattazioni, e l’indice Topix in particolare è salito per la decima seduta consecutiva, chiudendo al record da febbraio. La fase rialzista dell’indice è la più duratura dal giugno del 2015. Male invece Seul (-0,9%) e Hong Kong (-0,3%).

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