Economia

Tria rassicura investitori: “Italia affidabile, ancorata all’euro”

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Tocca ancora una volta al ministro dell’Economia fare da mediatore tra il governo e gli investitori stranieri. Con l’obiettivo di rassicurare banche e fondi sovrani cinesi dopo le uscite euro scettiche dei due vice premier del governo, Giovanni Tria ha assicurato che “l’Italia è un Paese affidabile: ha già adottato misure in tal senso e altre ne prenderà all’insegna della stabilità”.

 

Tria ha tracciato un quadro ben definito e rassicurante agli investitori cinesi nella ricca giornata d’incontri tra banche e grandi fondi sovrani (Cic, Safe, National Social Security Fund e Silk Road Fund) che fanno affari in Italia o che sono interessati a esporsi.

Un punto fondamentale su cui si è soffermato Tria durante i colloqui, secondo quanto riferito da alcune fonti informate all’Ansa, sembra sia stata l’integrazione piena nell’area dell’euro, che non sarebbe quindi in discussione.

In vista della legge di bilancio autunnale i mercati finanziari sono nervosi, perché temono un peggioramento dei conti pubblici per via delle possibilità che il governo Conte si lasci andare a spese allegre, necessarie per finanziare misure ambiziose come la flat tax e il reddito minimo.

In agosto la fuga di capitali dall’Italia ha subito un’accelerazione, mentre a inizio settimana i Btp, anche per i timori di uno scontro con l’UE sui vincoli di bilancio e sul tetto al deficit, sono saliti sui massimi da marzo 2014, al 3,209%.

Lo Spread con i Bund tedeschi si è allargato e ora scambia sopra i 280 punti base. La Borsa di Milano ha perso il 15% da quando la coalizione di governo si è insediata a fine maggio. Il differenziale di rendimento con i Bonos spagnoli, intanto, è schizzato all’1,76%, il livello più alto dal 2012, all’apice della crisi del debito sovrano europea.