Reddito di cittadinanza pagina 32

Reddito inclusione è legge. Bagarre in aula: “persi pezzi importanti”

Boeri: nel passaggio in parlamento disegno di legge PD di contrasto alla povertà “ha perso incisività”. M5S: “mancetta”, tarocco come “pecorino cinese”.

Reddito di cittadinanza: al via a Livorno la proposta-simbolo del M5S

La proposta-simbolo del M5S parte da Livorno e piace anche alle due candidate pentastellate in corsa a Roma e Torino, Virginia Raggi e Chiara Appendino

Svizzera: reddito di base per ora bocciato, ma è solo questione di tempo

Iniziativa bocciata senza appello, per il momento. In paesi piccoli ed efficienti come la Svizzera, potrebbe invece essere fattibile. Ecco come.

Svizzera: bocciato il reddito minimo per tutti

Nel referendum del 5 giugno gli svizzeri hanno votato contro l’introduzione del reddito base

Svizzera alle urne: dirà no a reddito minimo da 2.260 euro al mese

I contrari alla proposta temono ripercussioni sulle tasse da pagare e anche sul lavoro. Ma nel paese elvetico una percentuale bassissima sarebbe pronta a dire addio al lavoro.

Reddito minimo si può finanziare senza aumentare le tasse

In Svizzera mini tassa sui pagamenti elettronici consentirebbe non solo di finanziare salario per tutti ma anche di eliminare la maggior parte delle imposte.

Via a esperimento del reddito minimo garantito

Un numero sempre maggiore di governi sta sperimentando politiche del reddito minimo nel tentativo di ridurre le diseguaglianze.

Canada: reddito minimo per tutti diventa realtà

Dopo Utrecht, anche l’Ontario sperimenta un piano ambizioso: assegno mensile garantito a tutti i cittadini. Finlandia e persino la Svizzera sono i prossimi della lista.

In Italia via a esperimento del reddito minimo

Accesso a 500 euro per sei mesi, ma solo in presenza di determinati requisiti. “Progetto unico in Italia”, dicono i promotori. Ma i beneficiari saranno pochi.

Svizzera: sì a referendum. Ben presto 2.500 franchi per ogni cittadino?

E’ il primo paese al mondo in cui i cittadini saranno chiamati ad approvare o a bocciare la creazione di un sistema che garantisca uno stipendio a tutti.