Scajola pagina 3
Un altro elenco di residenze ristrutturate dall’imprenditore della “cricca”. Uomini della politica, funzionari dei ministeri e sedi istituzionali. Ma stavolta tra i tanti cognomi all’esame della procura di Perugia c’è un «Berlusconi». Paolo, pensano gli inquirenti. Intercettata la Brambilla.
Appello di Bersani all’opposizione: “Serve una strategia comune”. E Di Pietro: “Prima delle urne cambiamo la legge elettorale”. Il Senatur: “Escludiamo i governo tecnici per prolungare la legislatura”.
Berlusconi: “FinchĂ© ho la maggioranza si continua”. E considera la nota di Fini quasi come un “autogol”. “E’ come Claudio Scajola che, poverino, è diventato proprietario di una casa ma ignora la provenienza dei soldi con cui è stata pagata”, scrive Vittorio Feltri nell’editoriale.
Una cena riservata tra il premier (nonche’ ministro allo Sviluppo Economico ad interim) con molti imprenditori del “made in Italy” (tra cui i manager di Divani & Divani, Riso Scotti, Robe di Kappa, Rolex Italia e altri). Ma e’ conflitto d’interessi? Lo chiede un’interrogazione parlamentare di Elio Lannutti (IdV). E c’era pure Daniela Santanchè, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e proprietaria di Visibilia, concessionaria di pubblicita’ de Il Giornale, Libero, il Riformista e la free press Metro.
I sospetti del premier: il presidente della Camera ha deciso di fare la fronda al ddl intercettazioni solo per ingraziarsi alcune procure. Gioco di squadra con il Quirinale? “Commissariato” il PdL con un conclave a Villa Certosa o al castello di Tor Crescenza in pieno agosto (Silvio sarebbe tentato di trasferirsi li’ armi e bagagli, non solo d’estate).
“Il giornale viene smantellato sotto i nostri occhi”, scrive Nicola Borzi, che esce dal Cdr in polemica con la direzione. “Abbiamo uno straordinario problema di contenuti, che scompaiono (come i fatti) dalle nostre pagine quando sono sgraditi ai poteri forti”.
“E’ nata in un momento in cui era forte la contrapposizione tra capitale e lavoro e democristiani e comunisti dovettero trovare dei compromessi su ogni articolo”, ha detto alla assemblea di Confartigianato. «Governare con le regole della Costituzione è un inferno». Ondata furiosa di polemiche. Ma e’ datata oppure no?
Asserragliato a Palazzo Grazioli, malato, in tuta e vestaglia tutto il giorno, appoggiato dal fuoco amico del «Giornale» e «Libero» il premier ha ribaltato il suo teorema principale: dietro le inchieste sui politici del centrodestra c’è sempre una manovra dei giudici comunisti. Ora non piu’.
Sembra la P2, pero’ Berlusconi dice che non è una nuova Tangentopoli. Un’impiegata di Anemone ammette: nel pc c’è dentro un intero mondo. Manifestanti sotta la casa di Scajola.
E’ vero che non si deve sparare sulle ambulanze, ma la gente deve potersi indignare, sapendo di che pasta sono “questi qui” a cui danno il voto. La tratta Alitalia creata apposta per l’uomo di Berlusconi.