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Market mover dei mercati americani è sempre l’Europa. Il peggioramento delle banche Ue condiziona anche i listini oltreoceano, che optano per la cautela in una sessione priva di dati economici. Euro sotto quota $1,34.
Mercoledì giorno di test per la fiducia degli investitori. Attività manifatturiera cinese in ripresa. Bene anche esportazioni Giappone. Hong Kong (+4,21%) Nikkei (+1,90% in chiusura). Euro a $1,3930.
Attesa su nuove misure per risolvere la crisi del debito e prevenire il contagio nel sistema bancario. Seul (+4,91%). Nikkei (+2,83% in chiusura). In ripresa le commodities. Eurodollaro a $1,3548.
Prima l’indice S&P/Case- Shiller che, sebbene lievemente migliore delle attese, non promette nulla di buono. Poi la pubblicazione della fiducia dei consumatori, crollata al minimo dall’aprile del 2009. Si torna a guardare ai deboli fondamentali della congiuntura americana. Forti acquisti su Treasury e oro.
Le stime di strategist e gestori di fondi in un sondaggio. Il mese che volge al termine potrebbe confermarsi una brutta parentesi dell’azionario americano. I rialzisti non hanno ancora gettato la spugna. Ma da Italia e Spagna uno shock per gli Stati Uniti. GUARDA IL VIDEO E IL GRAFICO.
L’Europa respira: e’ la prima due giorni di guadagni delle ultime tre settimane. Arriva l’annuncio ufficiale della Consob. La manovra scattata oggi durerĂ 15 giorni. Analisti scettici sulla sua efficacia. Ma i mercati hanno bisogno di trasparenza e Piazza Affari ne giova. La Germania spinge per un divieto interamente europeo contro le operazioni di short-selling. D’accordo la Commissione Ue. Rendimenti BTP 10 anni al 5%.
“La crisi? Nessuno la nega, tutti dobbiamo lavorare per superarla. State ascoltando un imprenditore che ha tre aziende in borsa ed e’ in trincea”. Cosi’ ha detto ieri il premier piu’ ricco del mondo. In effetti, in 5 mesi il titolo Mediaset ha perso -40% circa.
Balzo del 3% per il colosso informatico. Ottimismo sull’intesa circa l’innalzamento del tetto sul debito Usa. Greggio oltre $98. Delusione dal fronte immobiliare. In chiusura Dow (-0,12%), S&P 500 (-0,07%), Nasdaq (-0,43%).
Balzo di quasi il 6% per il colosso informatico. L’euro sale sopra $1,42 in attesa del summit dei leader Ue sul secondo piano di aiuti alla Grecia. Ottimismo sull’intesa circa l’innalzamento del tetto del debito Usa.
Tutti avevano previsto che prima o poi la Bce, visti i pesanti sell off sui titoli di stato europei e in particolare italiani, avrebbe dato un cenno di vita, intervendo sui mercati. Ma ciò non è accaduto, o almeno non è accaduto come si sperava. Chi dobbiamo ringraziare allora?