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Stop vendite scoperto, Milano vola +4%. Cancellate perdite settimana

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Roma – Dopo le oscillazioni che hanno caratterizzato le prime ore di contrattazioni, Piazza Affari si invola e le borse europee prendono con decisione la strada dei rialzi. Si tratta della prima due giorni di guadagni in Europa delle ultime tre settimane. A causa del pesante selloff di martedi’ e mercoledi’, tuttavia, la settimana si chiude in rosso per il continente, con la Francia che lascia sul campo il 2% e la Germania il 4%. Anche per gli Usa, oggi in rialzo, si prospettano perdite settimanali intorno all’1%. Forte del balzo del 4% odierno, Milano e’ invece riuscita ad azzerare i ribassi di inizio settimana.

I mercati hanno guardato con ottimismo alle dichiarazioni del ministro delle finanze tedesco, che ha parlato di un piano volto a un divieto interamente europeo sulle vendite allo scoperto di azioni, bond governativi e Cds, i contratti per assicurarsi contro un eventuale default del debito.

L’alert volatilità e’ sempre presente e anche oggi si e’ verificato uno strappo improvviso, verso il basso e poi verso l’alto a inizio mattinata. Nei giorni scorsi sono bastati un paio di rumor, poi rivelatisi privi di fondamento, circa un possibile downgrade del debito sovrano francese e circa il pericolo di insolvibilita’ di alcune delle principali banche transalpine, per scatenare il panico sui mercati.

In chiusura il Ftse Mib fa segnare un +4% a 15.888 punti e l’All Share guadagna il 3,91% a quota 16.629. Lunedi’ all’avvio di borsa il valore del paniere principale di Piazza Affari era pari a 15.640 punti. A spingere il rally sono state le banche (Mediobanca +9,16%) e le performance dei titoli a maggior capitalizzazione del paniere: Eni guadagna il 5%, Fiat il 5,64%, Enel il 3,31%. Da segnalare anche l’ottima prova di Diasorin, in rialzo del 6,53%.

Da Milano gli operatori guardano con estrema attenzione a Roma, dove il governo si appresta a varare il decreto anti-crisi seguendo le indicazioni dettate dalla Bce in una lettera.

Mentre si attende l’approvazione del Consiglio dei Ministri, Codacons sta valutando l’ipotesi di presentare un esposto contro la Bce per la lettera inviata dal presidente Jean-Claude Trichet al governo italiano. “Si potrebbero infatti ravvisare da parte della Bce – afferma il Codacons – fattispecie penalmente rilevanti quali violenza privata e abuso di atti d’ufficio”.

La manovra è stata anticipata ancora una volta e prevede tagli molto severi. Secondo quanto riferito dal premier le misure saranno pari a 20 miliardi di euro per il 2012 e per 25 miliardi nel 2013. Tagli di 6 miliardi di euro agli enti locali l’anno prossimo e 3 miliardi e 500 milioni nel 2013.

Attenzione pero’ al gelo della maggioranza attorno a Tremonti e al decreto “lacrime e sangue”. Le critiche non arrivano solo dal solito Bossi, che ieri ha definito “fumoso” l’intervento del ministro dell’Economia. Quattro deputati del PdL, ad esempio, hanno avvertito di non dare per scontato il loro voto favorevole.

TITOLI DA GUARDARE SUL FTSE MIB
Piazza Affari è trainata dalla Fiat e dalle banche, che s’involano dopo il divieto delle vendite allo scoperto introdotto in Italia, Francia, Spagna e Belgio. A Milano Fiat sale del 4% circa, Intesa del 3%, Mediobanca dell’8,8%, Banco Popolare del 7,86%, Mediolanum del 7,86%, Fondiaria del 9,22%, Unicredit di oltre il 4% e Azimut del 6,9%. Unico titolo in rosso Terna (-0,07%).

ALTRE PIAZZE EUROPEE, RIMBALZANO LE BANCHE
Londra sale del 3,77%, Parigi del 4,04%, Francoforte del 4,92%. In Francia SocGen e Bnp Paribas rimbalzano dopo il selloff di martedi’ e mercoledi’. Tutti i settori industriali hanno chiuso in rialzo. L’indice di borsa in Belgio ha registrato un progresso del 5%. In settimana il Cac 40 ha subito un calo del 1,97%, Francoforte del 3,82%, mentre Londra ha archiviato la cinque giorni in rialzo dell’1,33%.

DOPO RUMOR, CONSOB UFFICIALIZZA DIVIETO VENDITE ALLO SCOPERTO
A rasserenare gli animi è stata l’ufficializzazione da parte della Consob sullo stop alle vendite allo scoperto , operazione decisa insieme alle autorità di Spagna, Francia e Belgio.

Il divieto è già scattato alle 9 ora italiana e durerà 15 giorni, come in Spagna, Belgio e Francia. Nel comunicato si legge che la Consob ha deciso “l’adozione di misure restrittive sulle posizioni nette corte”, appunto vendite allo scoperto, in linea con quanto è stato deciso dalle autorità francesi, spagnole e belghe. “Ritenuto non piu’ sufficiente, alla luce delle mutate condizioni di mercato, il regime di comunicazione delle posizioni nette corte, adottato lo scorso 10 luglio, e considerati i provvedimenti in materia di posizioni nette corte adottati dalle competenti Autorita’ francese, spagnola e belga, la Commissione ha deliberato il divieto di assumere posizioni nette corte ovvero incrementare posizioni nette corte esistenti, anche intraday, in relazione al capitale degli emittenti del settore finanziario. Tale divieto si applica a chiunque, persone fisiche o giuridiche e altri soggetti giuridici, sia italiani che esteri.

La Commissione europea ha chiesto inoltre che lo stop alle vendite allo scoperto, adottato da 4 paesi europei, sia ampliato e divenga una cornice a livello continentale. La Germania spinge nella stessa direzione.

Sul fronte Francia-Spagna, interessato dalla manovra il comparto finanziario, esattamente 11 titoli francesi tra cui Société Générale e BNP Paribas, e i due titoli iberici Banco de Bilbao e Santander. Riguardo alle società italiane che saranno “protette” dalla manovra, si attendono invece ancora dettagli.

LO SCETTICISMO DELL’ANALISTA VERSO LA MISURA
“Sono contrario a misure del genere. Raramente in passato i divieti di vendite scoperto hanno funzionato. Basti pensare a come hanno reagito i mercati Usa dopo il divieto imposto successivamente al crack di Lehman: ebbene, hanno perso il 40%. Non sono queste decisioni a gamba tesa ad aiutare i mercati”, ha dteto, intervistato dal canale televisivo Class Cnbc, Alessandro Frigerio, gestore di RMJ sgr.

STABILE IL MERCATO DEI BTP
Sul mercato dei titoli di stato italiani, i rendimenti italiani continuano a viaggiare a un valore superiore a quelli spagnoli, attestandosi al 5,01% – ricordiamo che fino alla scorsa settimana erano a valori massimi superiori al 6% – restando su un valore piu’ alto, rispetto ai rendimenti sui titoli omologhi spagnoli (4,99%). Lo spread BTP/Bun scende a 268,5.

RECORD ASSOLUTO PER IL DEBITO ITALIANO
Stando ai dati forniti da Bankitalia , nel mese di giugno il debito pubblico italiano ha testato un nuovo massimo storico a 1.901,9 miliardi. Sul fronte dell’Eurozona, è attesa per la riunione di emergenza, che Merkel e Sarkozy terranno il prossimo martedì 16 agosto per discutere sulla governance della Ue. Intanto arriva l’avvertimento di George Soros: senza gli eurobond, l’euro sarà spacciato.

EURO IN CALO
Sul fronte valutario l’ euro scende contro il dollaro a $1,4231. La moneta unica cede anche contro lo yen a 109,61. Continua il recupero dell’euro invece nei confronti del franco svizzero dopo il rally di ieri, superiore al 5%, successivo alle indiscrezioni secondo cui la Banca nazionale Svizzera potrebbe ricorrere a un peg (letteralmente, un appiglio, un sostegno) del franco dei confronti dell’euro. Il rapporto eur/chf continua a salire, attestandosi a 1,098.

Nel tardo pomeriggio i futures sul petrolio scambiati sul Nymex sono in moderato rialzo (+0,17%) a $85,87 il barile, mentre le quotazioni dell’oro al Comex sono in flessione (-0,96%), a $1.732 l’oncia.