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Di colpo Milano e le altre borse vanno bene. Chi compra?

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Milano – Dopo i forti tonfi degli ultimi giorni, che hanno visto in primo piano soprattutto l’attacco speculativo contro l’Italia, ecco che tornano gli acquisti. La voglia di rimbalzo è evidente e l’ottimismo europeo contagia anche Wall Street.

La domanda però è d’obbligo: chi è che sta comprando, soprattutto bond europei? (che si sa, sono loro ormai, soprattutto nel caso di Piazza Affari, che decidono il destino dell’azionario: ergo, se i BTP sono attaccati da pesanti sell off, e dunque gli spread BTP/Bund salgono, Milano va giù; se invece come oggi le tensioni sui bond si allentano, si torna a respirare).

Dunque, chi è l’artefice di questo mini rally, sulla cui durata nessuno peraltro è pronto a scommettere? Il motivo, secondo le indiscrezioni che circolano sui mercati, ha un nome ben preciso: Cina.

Sarebbe infatti il paese asiatico ad aver iniziato ad acquistare bond europei sul mercato secondario, prima della emissione, avvenuta tra le 10.30-11 ora italiana , dei bond greci a tre mesi del valore di €1.25 miliardi – che ha avuto come esito l’allentamento dei rendimenti decennali greci, scesi di 7 punti base a 1.550 – e dei bond spagnoli a 12 e 18 mesi per un valore di €4.5 miliardi.

Prima di queste aste, insomma, la Cina si sarebbe messa all’opera ad acquistare i bond europei; ed è dunque anche merito suo se lo spread BTP/Bund è arrivato a calare dai 332 punti base di ieri, al massimo dal 1996, a 310 punti base.

Eppure le indiscrezioni ricordano che gli acquisti avvenuti prima delle aste si sarebbero basati sull’assenza di buone notizie e, altro particolare, sarebbero avvenuti in concomitanza con il raggiungimento del nuovo record dell’oro, appena al di sotto di quota $1.610 l’oncia (i buy sull’oro indicano di norma l’avversione al rischio).

Di certo, indiscrezioni o meno, è stato comunque questo improvviso ritorno dell’interesse agli acquisti, che ha permesso al sentiment di mercato di cambiare nettamente nelle ultime tre ore, provocando un balzo delle quotazioni dei titoli finanziari italiani, dell’euro e anche dei futures americani.

Si sbagliano insomma coloro che hanno pensato a un intervento della Bce sul mercato dei bond (che è arrivato comunque sui mercati secondari la scorsa settimana, prima delle due aste italiane). Questa volta la Bce non ha annunciato nulla, e non ha fatto nulla.