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Durante la crisi 2008 i potenti lobbisti di Bruxelles hanno impedito la riforma del settore. Ma ora il Parlamento ha convinto alcuni ex colleghi a passare dall’altra parte: Finance Watch chiede di “mettere la finanza al servizio della societa’” e cambiare le agenzie di rating.
Secondo Renaud de Planta di Pictet & Cle certi rendimenti non si vedevano da 20-30 anni. Gli hedge fund hanno perso l’8% nel 2011. Come sfruttare l’attitudine “prociclica” degli investitori. Un classe di titoli entrera’ in una fase di “superperformance”.
Robert Diamond di Barclays, restera’ l’AD piu’ pagato del Regno Unito. A meno che le critiche dell’opinione pubblica non lo costringano a stringere la cinghia come avvenuto con il suo omologo di RBS.
Con i prezzi immobiliari record e una moneta troppo forte, il cambiamento di tendenza del dollaro, la crisi europea e il rallentamento della Cina rischiano di avere un impatto particolarmente nefasto.
Per i complottisti le tre sorelle sono “colpevoli” di aver creato e alimentato crisi e speculazione. Ma il caso euro non puo’ essere paragonato a quello di UK e Usa, che possono stampare denaro a piacimento.
Secondo il guru degli hedge fund occorre innalzare un firewall di protezione in grado di garantire liquidita’ nel breve termine. Solo cosi’ l’Europa evitera’ il disastro. Basta seguire l’esempio americano del post crack di Lehmman Brothers.
Secondo i trader, il finanziare americano si sarebbe gia’ liberato di debito italiano. Nel complesso sarebbero finiti nelle sue mani 2 miliardi in titoli di stato europei, ottenuti a forte sconto.
Mario Draghi, Nicolas Sarkozy e Angela Merkel. E’ la triade che accentra tutto il potere in Europa. Faranno il possibile per salvare l’euro. Ci riusciranno?
Lo stesso guru degli hedge fund costretto a ridurre l’esposizione ai suoi principali fondi al 30%. I veicoli di investimento che gestisce si apprestano a chiudere il 2011 con una perdita record.
Fiducia che i governi Monti e Papademos riescano ad implementare le misure necessarie per stabilizzare i due paesi. Migliora l’outlook dell’area unica. Nikkei (+1,05% in chiusura). Euro a $1,3754.