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Ecco i dati dell’instant report Censis-Eudaimon «Lavorare durante e dopo il Covid-19: perché è importante il welfare aziendale».
Ci vorranno almeno due anni per tornare ai livelli di PIL stimati fino a gennaio scorso, ossia ai livelli pre-coronavirus con un milione di imprese a rischio. Questo lo scenario indicato al focus Censis- Confcooperative dal titolo “Lo shock epocale: imprese e lavoro alla prova della lockdown economy”, considerando una chiusura delle attivitĂ fino a maggio, con
Il colpo subito dall’economia italiana sarĂ recuperato, in termini di Pil, nel giro di due anni: è questa la stima effettuata da Censis e Confcooperative nel loro ultimo focus: “Lo shock epocale: imprese e lavoro alla prova della lockdown economy”. Due anni, dunque, per ritornare ai livelli di produzione stimati per lo scorso gennaio, prima
Rimpicciolita, invecchiata, con pochi giovani e pochissime nascite. Lo rileva il Censis nell’ultimo Rapporto sulla situazione sociale del Paese.
In Italia le donne che lavorano sono 9.768.000 e rappresentano il 42,1% degli occupati complessivi. Con un tasso di attività femminile del 56,2% siamo all’ultimo posto tra i Paesi europei, guidati dalla Svezia, dove il tasso raggiunge l’81,2%. Questi i numeri che fornisce il Censis secondo cui le donne italiane sono molto lontane anche dal
I risultati del Rapporto Censis-Tendercapital  sui buoni investimenti dal titolo “La Silver Economy e le sue conseguenze”.
Ecco i risultati del Rapporto «Gli italiani e la ricchezza. Affidarsi al futuro, ripartire dalle infrastrutture», realizzato dal Censis per Aipb.
Per il 62% dei commercialisti l’attuale situazione economica dell’Italia è molto o abbastanza negativa. Così un rapporto del Censis. I professionisti interpellati inoltre prevedono che il prossimo anno non sarĂ roseo (48,8%) e questo perchĂ© il quadro rimarrĂ negativo come oggi, per il 38,7% peggiorerĂ e solamente per il 12,5% migliorerĂ ”.
Un report del Censis rivela che tra le famiglie in affitto sul mercato ben il 28% dichiara di sostenere una spesa per la casa che supera il 40% del reddito.
Un italiano su tre si rivolge alla sanitĂ privata per avere una prestazione che il Servizio sanitario nazionale non riesce a svolgere nei modi e nei tempi richiesti. Lo dice il IX Rapporto Rbm-Censis sulla SanitĂ pubblica, privata e intermediata, sottolineando che sono 19,6 milioni i forzati della sanitĂ a pagamento costretti a pagare di